Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha giudicato inammissibile la richiesta di semilibertà e rigettato quella di libertà condizionale per Renato Vallanzasca, che dunque resterà in carcere.
I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano nel decidere di non concedere la libertà condizionale a Vallanzasca hanno ritenuto non possibile ravvisare il requisito del sicuro ravvedimento. "L'intero percorso del condannato è stato connotato - recita la motivazione - da involuzioni trasgressive imputabili anche alla sua personalità e che non appare dunque possibile ravvisare il requisito del 'sicuro ravvedimento', di cui mancano elementi fattuali anche nella relazione di osservazione".
I giudici, inoltre, evidenziano come non risulti che "Vallanzasca abbia mai risarcito le vittime dei suoi gravissimi reati, né attraverso un almeno parziale ristoro economico (anche quando, lavorando, ne aveva avuto la possibilità) né attraverso altre forme di riparazione".
Vallanzasca, noto alle cronache come il Bel Renè, aveva ricevuto già tempo fa, nell'ottobre del 2013 il beneficio che gli era stato però revocato dopo l'arresto, l'anno dopo, per il furto di un paio di boxer. Per questo reato è stato condannato a 10 mesi, ma ha sempre sostenuto di essere stato incastrato.