Si chiama Miracle. E' un bel bambino di 2 chili e 800 grammi. Un 'miracolo' perché è nato sulla nave Aquarius, l'imbarcazione di ricerca e soccorso, gestita da Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranee. "Se la madre fosse andata in travaglio solo 48 ore prima, avrebbe dato alla luce il bambino in un nascondiglio su una spiaggia in Libia, senza alcuna assistenza medica", dice Aoife Ni Mhurchu, infermiera di Msf. "Il bimbo e la mamma stanno bene, ma il finale di questa storia a lieto fine avrebbe potuto essere ben diverso". La madre ha una terribile storia di violenza alle spalle. Ha trascorso un anno in Libia, dove ha raccontato di essere stata tenuta prigioniera, di aver sofferto la fame e di essere stata picchiata prima di fuggire con il suo compagno e . "Mi ha raccontato che la loro barca in realtà era partita mercoledì, ma dopo pochi minuti il motore si era guastato ed erano tornati a riva - ha detto Ni Mhurchu di MSF -. I trafficanti hanno detto loro di nascondersi sulla spiaggia, poi sono scomparsi e per 24 ore non sono tornati. A quel punto è stata lasciata lì, terrorizzata, così avanti nella gravidanza, senza cibo né acqua".
Ma oggi è un giorno di gioia. Miracle, suo figlio, è la prima nascita a bordo del 2018. "E' avvenuto tutto molto rapidamente. Le doglie sono iniziate al mattino presto, ma dopo poche ore di travaglio è nato il bambino" dichiara Amoin Soulemane, ostetrica di MSF che l'ha assistita. Non appena la notizia si è diffusa tra i naufraghi, le donne si sono messe a cantare, ballando al suono del tamburo. La nave è arrivata al porto di Catania con altri migranti a bordo: in tutto 70 compresi la mamma e il piccolo.
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— SOS MEDITERRANEE ITA (@SOSMedItalia) 26 maggio 2018