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Cantone: "Dopo 3 anni Italia diversamente corrotta"

08 giugno 2018 | 13.54
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(Fotogramma)
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Dopo tre anni l'Italia "è un Paese diversamente corrotto". Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, ospite di 'Circo Massimo' su Radio Capital. "Dal mondo c'è attenzione e rispetto nei nostri confronti e ne vado fiero - ha aggiunto - In questi giorni di polemica ho ricevuto grandissimi attestati sul piano internazionale. Il nostro modello viene considerato dalla Francia da imitare, i nostri controlli sull'Expo sono considerati best practice dall'Ocse. Siamo invitati sistematicamente all'estero a parlare del modello italiano: fino a qualche tempo fa per spiegare come funziona la corruzione, oggi per come funziona l'anticorruzione".

DASPO - "Noi non facciamo la lotta alla corruzione o ai corruttori - ha affermato il presidente Anac - Il nostro ruolo è far rispettare le regole di prevenzione alla corruzione. Il nostro è un lavoro diverso da quello che deve fare la magistratura". Alle domande su daspo per i corrotti e corruttori e l'introduzione dell'agente sotto copertura, Cantone ha risposto che per quanto riguarda l'idea di istituire il daspo "credo si possa intendere una serie di misure che evitino il ritorno di un politico condannato per corruzione all'attività politica. Ma bisogna stimolare anche gli imprenditori - ha incalzato - che troppo spesso si giustificano sostenendo che 'non potevamo fare diversamente'. La corruzione è un reato bilaterale, entrambi devono essere puniti. Il che significa politici e amministrativi fuori dalla politica ma anche gli imprenditori fuori dagli appalti. In questo senso ben venga un daspo, però vogliamo vedere come".

AGENTE SOTTO COPERTURA - Quanto all'agente sotto copertura, ha aggiunto Cantone, "sono favorevole". Ovviamente, "distinguendo nettamente dall'agente provocatore, figura particolarmente pericolosa. Riprendo quel che ha detto il procuratore Ielo: l'agente provocatore tende a creare nuovi casi di corruzione artificiale, ci bastano quelli veri".

MANDATO - "Resterò all'Autorità fino al 28 aprile 2020 quando scade il mio mandato" ha poi ribadito il presidente dell'Anac. "Sono stato nominato" durante il governo Renzi, "ma la mia nomina - ha ricordato Cantone - è stata votata all'unanimità in Commissione al Senato, compresi gli esponenti del Movimento 5 Stelle e del centrodestra dell'epoca e fu anche rimarcato come dato positivo".

"Rivendico - ha continuato Cantone - di essere assolutamente equidistante: ho detto in passato scherzando, ma fino a un certo punto, che i nostri maggiori datori di lavoro sono stati gli esponenti del mondo 5 Stelle, ma anche del centrodestra e della Lega".

Quanto alle dichiarazioni del premier, "il presidente Conte mi ha spiegato il senso delle sue parole: si trattava di una frase estrapolata da un contesto, il quale invece andava in un senso diverso, cioè che l'Autorità è un punto di riferimento nel contrasto alla corruzione" ha spiegato Cantone. "Incidente certamente archiviato".

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