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La versione di Igor

17 giugno 2018 | 09.46
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Scrive dal carcere in Spagna, Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, il killer accusato di aver ucciso sei persone tra l'Italia e la Spagna. E lo fa per fornire la sua versione sull'accusa di violenza sessuale per la quale è ricercato in Serbia, suo Paese natale. "Ho una macchia sul mio nome che non credo potrò mai pulire - si legge in una lettera indirizzata al 'Corriere di Bologna' - sono stato accusato di un crimine che non ho fatto, non potrei far male a una donna neanche per scherzo. Potrei far fuori altri 50 uomini anche armati però non potrei far male a una donna, è una bugia".

Nella missiva, Igor fa riferimento alla presunta violenza sessuale che avrebbe commesso in Serbia prima di arrivare in Italia nel 2007. "Per me le donne sono il massimo anche se ho una macchia sul mio nome", spiega Igor, sottolineando: "Sono stato accusato di un crimine che non ho fatto, non ho commesso, quasi 20 anni fa, però non c'era né la tecnologia né la mia attuale conoscenza che ho adesso, perché in questo preciso momento quelle accuse assurde potrei smontarle in cinque minuti".

Quindi rimarca: "Non potrei far male a una donna neanche per scherzo" prima di chiudere la lettera con "un saluto cordiale" e la richiesta di scrivere "la verità" e la firma "F. Ezechiele N.", nome biblico scelto quando era in carcere a Ferrara.

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