Sono oltre 250mila secondo gli organizzatori i partecipanti al Pride di Milano per difendere i diritti Lgbt. Da piazza Duomo a porta Venezia una lunga parata arcobaleno ha attraversato il centro di Milano per ribadire che "le famiglie arcobaleno esistono e non sono schifezza o fritti misti". Tra i presenti, oltre al sindaco Giuseppe Sala anche l'assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e la segretaria della Cgil Susanna Camusso. "Popolo del Pride, Milano è casa vostra e io sono fiero di essere il primo cittadino di questa città che si è sempre basata e si baserà sempre sui diritti e sui doveri: prima di tutto il diritto di manifestare il proprio valore e noi vi difenderemo da tutti quelli che mettono in discussione questo" ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso del suo intervento dal palco del Pride a Milano.
Il corteo arcobaleno è partito da piazza Duca d'Aosta per sfilare - tra striscioni e cartelli colorati - lungo corso Buenos Aires fino al flashmob in piazzale Oberdan nel cuore di porta Venezia. "Per sempre in lotta contro Salvini, l'omofobia e altri confini" è uno dei cartelli in prima fila. Più volte i partecipanti al corteo hanno intonato 'Bella ciao'. Tra visi colorati e bandiere, spunta anche un gonfiabile con il volto del vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. Famiglie Arcobaleno in testa al corteo con un trenino per i tutti i bambini e i loro genitori per "educare i più piccoli alla diversità e alla condivisione".