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Rimborsopoli, condannato Cota

24 luglio 2018 | 18.12
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(Fotogramma)
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L’ex presidente del Piemonte, Roberto Cota è stato condannato in appello a un anno e sette mesi nell’ambito del processo sulla rimborsopoli piemontese. Cota che è stato interdetto per 5 anni dai pubblici uffici, in primo grado era stato assolto. L'accusa per l'ex governatore era di peculato.

"Sono molto dispiaciuto e non mi capacito di questa sentenza, ero stato assolto in primo grado dopo due anni di dibattimento e non penso proprio che i giudici di primo grado abbiano sbagliato.Farò ricorso in Cassazione perché sono innocente". Questo il commento di Roberto Cota.

Tutti condannati, anche quelli assolti in primo grado, gli ex consiglieri regionali. La Corte d’appello ha infatti accolto le richieste della procura generale che aveva chiesto 23 condanne (due gli ex consiglieri che hanno patteggiato). Tra i condannati, oltre all’ex presidente della Regione, anche gli attuali parlamentari della Lega Riccardo Molinari (a 11 mesi) e Paolo Tiramani (a un anno e 5 mesi). Entrambi erano stati assolti in primo grado. Confermata la condanna dell’attuale parlamentare di FdI Augusta Montaruli per la quale i giudici di secondo grado hanno rivisto la pena, dai 4 mesi in primo grado a un anno e 7 mesi in appello.

Per tutti la corte d’appello ha stabilito l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni, anche per i due ex consiglieri che hanno patteggiato mentre per gli ex consiglieri condannati in primo grado i giudici hanno rivisto le pene.

In particolare, Michele Giovine (Pensionati per Cota), condannato in primo grado a 3 anni e 10 mesi, in appello è stato condannato a 4 anni e sei mesi, per Andrea Stara (Insieme per Bresso), in primo grado condannato a 3 anni e 4 mesi, in appello la pena è stata ridotta a un anno e 10 mesi, per Michele Fornagnana (Pdl) da 2 anni e 8 mesi a un anno e 10 mesi, per Mastrullo Angiolino (Pdl) che ha patteggiato, la pena è stata ridotta da 2 anni e 6 mesi a un anno e sei, per Roberto Tentoni (Pdl) da 2 anni e 5 mesi a un anno e sette mesi.

Per Rosanna Anna Costa (Pdl), che ha patteggiato, la pena è stata ridotta da 2 anni e 1 mese a 1 anno e nove mesi, per Alberto Cortopassi (Pdl) da 2 anni e 1 mese in primo grado a 2 anni in appello, per Daniele Cantore (Pdl) è stata confermata la condanna di primo grado a 1 anno e 8 mesi, per Giovanni Negro (Udc) da 1 anno e 4 mesi a un anno e 10 mesi.

Per quanto riguarda gli assolti in I grado, oltre a Cota, condannato in secondo grado a un anno e sette mesi, sono stati condannati Federico Gregorio (Lega) a un anno e 5 mesi, Michele Dell'Utri (Moderati) un anno e sei mesi.

E ancora, Alberto Goffi (Udc) a un anno e 5 mesi, Maurizio Lupi (Verdi Verdi) a un anno e 4 mesi, Sara Lupi (Verdi Verdi) a un anno, Roberto De Magistris (Pdl) a un anno e sei mesi, Rosanna Valle (Pdl) a 2 anni e 4 mesi, Girolamo La Rocca (Pdl) a un anno e sei mesi, Lorenzo Leardi (Pdl) a un anno e sette mesi, Massimiliano Motta (Pdl) a due anni e due mesi e infine Angelo Burzi (Pdl) a 2 anni e 4 mesi.

Per tutti l’accusa è di peculato. Agli imputati l’accusa contesta un uso non corretto dei fondi destinati al funzionamento dei gruppi consiliari nel corso della legislatura 2010-2014.

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