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Forte scossa di terremoto in Molise

16 agosto 2018 | 20.45
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Immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)
Immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)

Nuova forte scossa di terremoto in Molise. Si è sentita, twitta l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), alle 20.19 e l'epicentro è a 4 km da Montecilfone, la cittadina in provincia di Campobasso, dove la terra aveva tremato già nella notte tra il 14 e il 15 agosto. La magnitudo è stata di 5.2. La scossa, a 9 km di profondità, è stata largamente avvertita sia in Molise che a Roma e Napoli, ma un po' in tutto il Centro-Sud Italia. Paura e cittadini in strada anche in Abruzzo, in particolare all'Aquila, Chieti e Lanciano. Al momento, però, non si segnalano danni.

I comuni entro i 10 chilometri dall'epicentro del sisma sono Montecilfone, Guglionesi, Palata, Larino e Tavenna. "L'area epicentrale - sottolinea l'Istituto di Geofisica - è considerata a pericolosità medio-alta così come mostrato nella mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale".

Alla Protezione civile sottolineano che al momento non vengono segnalati feriti in conseguenza del terremoto. "Al momento non registriamo danni importanti", soprattutto "non sono segnalati danni alle persone" dice all'Adnkronos il governatore del Molise Donato Toma. "I sindaci sono al lavoro sul territorio, insieme alla protezione civile e ai vigili del fuoco, che sono oramai all'erta da diversi giorni, senza sosta. Io sto coordinando le operazioni, siamo in contatto costante e fortunatamente fino a questo momento posso dire che si segnalano solo danni di poco conto".

Nessun danno evidente a cose o persone in Campania dovuto al sisma registrato alle 20.19 con epicentro a Montecilfone, in Molise. Lo conferma la protezione civile della Regione che ha attivato la macchina operativa con un monitoraggio del territorio. In particolare, i tecnici hanno provveduto a contattare i Comuni delle zone maggiormente vicine all'epicentro e, dunque, delle province di Avellino, Benevento e Caserta, nonché i vigili del fuoco.

LE REPLICHE - Dopo la scossa di magnitudo 5.2 (poi rivista a 5.1) delle 20.19, l'Ingv ha registrato altre 9 scosse nella stessa area del Molise in provincia di Campobasso, tutte comprese tra magnitudo 2.0 e 3.0.

LA FAGLIA - "La sequenza in corso, iniziata il 14 agosto, è molto simile in termini di natura geologica a quella di San Giuliano di Puglia che ha avuto due scosse principali (M 5.7) il 31 ottobre e 1 novembre 2002, ma è localizzata su faglie parallele poste circa 20 km più a nord". A dirlo all'Adnkronos, sulla base delle primissime rilevazioni, è il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni, che spiega come il sistema di faglie che sta generando la sequenza in provincia di Campobasso è di tipo trascorrente ossia che i due lati della faglia scorrono orizzontalmente l'uno rispetto all'altro. "La localizzazione è leggermente più a nordest dell'evento del 14, 4 km a Sud est di Montecilfone secondo i primi rilievi - conclude Doglioni -, ma indicativamente i due eventi hanno la stessa origine geodinamica. La magnitudo al momento è stata calcolata in 5.1-5.2, ma sono in corso tutte le valutazioni del caso".

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