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Ponte Morandi, "grave degrado anche nel lato ovest"

23 agosto 2018 | 15.29
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Ponte Morandi,

"E' stato accertato uno stato di degrado molto grave anche della struttura non crollata, la parte del ponte proveniente da Savona, lato ovest". Lo ha detto il procuratore di Genova Francesco Cozzi, in merito all'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi. Durante l'incontro con la stampa, rispondendo alla domanda se lo stato di degrado sia legato al crollo, Cozzi ha risposto: "Credo non c'entri nulla con il crollo".

Il degrado "considerato grave se non gravissimo della struttura dall'altra parte, che appariva subordinato rispetto alla struttura verso Genova, è stato il risultato di una constatazione di oggi da parte dei consulenti tecnici incaricati dalla procura - ha continuato Cozzi - e, doverosamente, i consulenti tecnici ne informeranno ad horas chi si occupa delle indagini, i pm, affinché vengano avvisati gli organi competenti per la messa in sicurezza e/o l'eventuale abbattimento dell'opera".

Il procuratore ha ricordato che "non verrà frapposto alcun ostacolo né ritardo" affinché si provveda alla "messa in sicurezza, se poi questo debba e possa avvenire con modalità che salvaguardino anche le esigenze di acquisizione e conservazione della prova è un discorso collaterale e corollario del primo".

Poi, rispondendo alla domanda se le condizioni del pilone 10 del ponte Morandi fossero peggiori del pilone 9 crollato martedì scorso, Cozzi ha affermato: "Se sia stato sottovalutato è quello che stiamo cercando di verificare". "E' un elemento importante", ha aggiunto, nel quadro dell'inchiesta aperta dalla procura sul disastro.

Nell'incontro in procura con i giornalisti, Cozzi ha inoltre precisato che non è stato emesso alcun avviso di garanzia. "Ho letto sulla stampa che 10-12 persone sarebbero state iscritte nel registro degli indagati - ha sottolineato il procuratore capo di Genova - questo non corrisponde al vero". "Non ci sono indagati né richieste di incidente probatorio - ha rimarcato Cozzi -. C'è una constatazione della struttura che risulta in condizioni di manutenzione negative, in grave stato".Quindi ha aggiunto: "Non intendo fare di questa comunicazione una passerella, intendo dare come organo giuridico, nel rispetto di quanto accaduto, informazioni precise".

Quanto al presunto conflitto d'interesse ed eventuali profili di incompatibilità del presidente della Commissione del ministero delle Infrastrutture, Roberto Ferrazza, (che è anche provveditore dell'opere pubbliche per la Liguria e che aveva firmato il parere positivo del Comitato tecnico al progetto di Autostrade per la ristrutturazione di Ponte Morandi), Cozzi ha scandito: "E' una questione che non ci riguarda".

Intanto Autostrade per l'Italia questa mattina ha versato i contributi economici alle prime 25 famiglie, coinvolte nell'emergenza causata dal crollo del ponte. Fra martedì e mercoledì sono state in totale 59 le richieste pervenute ai punti di contatto: se per 25 famiglie è stato già versato il bonifico, informa la nota, per le altre 34 - spiega la società - sono in corso accertamenti per poter procedere al pagamento tra stasera e domattina. Nella giornata di oggi si sono presentate ai punti di contatto altre 41 famiglie, per le quali sono in corso accertamenti per poter disporre il pagamento.

"Entro 5 giorni Autostrade per l'Italia presenterà uno o più piani per mettere in sicurezza l'area e procedere con il progressivo abbattimento dei monconi di Ponte Morandi" ha detto il governatore ligure Giovanni Toti, commissario delegato per l'emergenza, dopo la riunione in Regione Liguria con Autostrade per l'Italia sulle misure di messa in sicurezza e abbattimento di quel che resta dei due tronconi di Ponte Morandi.

"Abbiamo dato tempo ad Autostrade fino a venerdì per la presentazione di un piano, che va sottoposto alla procura che sarà unico, poi si procederà per step vari - ha sottolineato Toti -. Non c'è ancora un piano di dettaglio. Tutto quel che riguarderà la parte sottostante, l'ampliamento della zona rossa e l'abbattimento delle case dipenderà dalla scelta del piano, da quale piano si giudicherà più idoneo". "Durante la riunione con il sindaco - ha aggiunto Toti - a cui ha preso parte anche la Procura della Repubblica, è stato ribadito che le esigenze di giustizia non intralceranno i lavori, più celeri possibili".

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