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Roma

Le vite spezzate di Carlo e Valentina

25 agosto 2018 | 13.53
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(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA

Erano inseparabili, sempre insieme. Uniti nella passione per la vita, per i viaggi e per l'arte. Ma anche nel dolore, per i gravi lutti subiti. Poi quell'escursione in Calabria dove il destino ha voluto che trovassero la morte. Carlo Maurici, 35 anni, e Valentina Venditti, 34 anni, sono due delle 10 vittime travolte dal torrente Raganello, nel parco del Pollino, il 20 agosto scorso. Street artist lui, fotografa lei - come riferisce 'Il Corriere della Sera' - avevano condiviso tutto per 12 anni. Fino a quel viaggio nel sud Italia che ha spezzato le loro vite.

Ieri l'ultimo saluto di amici e parenti nella chiesa dei santi Marcellino e Pietro a Torpignattara, quartiere della Capitale in cui rimangono impressi i coloratissimi murales di Carlo, in arte 'Gesta Future'. Tra questi spicca uno in particolare, quello che, proprio davanti la chiesa delle sue esequie, contiene un messaggio quanto mai attuale: "Restiamo umani".

"Partivamo di notte e giravamo la città con il rischio di farci prendere. Ma tu non hai mai tradito i tuoi sogni, hai sempre seguito i tuoi progetti, le tue speranze", racconta l'amico Johnatan, come riporta il 'Corriere della Sera', ricordando "quelle notti trascorse a colorare di vita Roma". Parole strazianti cui fanno seguito quelle dell'amica d'infanzia di Valentina, Emanuela. "Eri la bambina più coraggiosa: è assurdo morire così", si sfoga, sottolineando come "se ci sono responsabilità delle istituzioni" queste devono essere accertate.

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