''E' solo sulle nuove generazioni che noi possiamo auspicare un'Italia migliore, un'Europa più unita, un'umanita' più affratellata nella pace e nel lavoro. Per questo il traguardo dei 100 mi spinge a continuare la mia opera di proselitismo a favore di alcuni valori tra cui il laicismo, la difesa della libertà e la tutela della democrazia''. Così l'avvocato Bruno Segre, partigiano e giornalista, impegnato nella difesa dei diritti civili e della laicità a margine dei festeggiamenti organizzati dai 19 istituti raggruppati nel Polo del '900 in occasione dei 100 anni compiuti lo scorso 4 settembre.
''Libertà, libertà, libertà - scandisce - è il punto ispiratore di ogni scelta giovanile, l'indipendenza di giudizio, l'esercizio del potere critico, la meditazione sulle scelte da operare e soprattutto lealtà, sincerità, senso del dovere, alcune qualità che io credo di aver rispettato nel corso della mia intensa vita''.
E a chi gli domanda come oggi vede l'Italia, Segre spiega: ''E' un momento in cui spira un vento di destra, un vento reazionario che purtroppo non riguarda solo l'Italia. Credo, però, che bisogna riunire le forze come quando è stata fondata l'Europa per difenderla, per potenziarla, per realizzare la speranza di Spinelli degli Stati Uniti d'Europa. Solo così, con unità di scelte e intenti, possiamo sperare nella fine dei contrasti, nell'abolizione delle classi, nell'unità di tutte le genti''.