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Busta con proiettile a Claudio Fava

08 ottobre 2018 | 14.41
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(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Una busta con proiettile calibro 7.65 è stata recapitata questa mattina al presidente della commissione antimafia regionale siciliana Claudio Fava. Indaga la Digos che ha sequestrato la busta arrivata proprio negli uffici della commissione antimafia. "Non ho dichiarazioni da rilasciare in merito - ha detto Fava - Sicuramente il lavoro che stiamo conducendo in commissione andrà avanti, a prescindere da minacce e intimidazioni".

Ed è coro di solidarietà in Sicilia dopo l'intimidazione al deputato. Vicinanza è espressa dal mondo politico in uno schieramento bipartisan. Così se per la deputata di Forza Italia all'Ars e vice presidente della commissione Antimafia, Rossana Cannata, si tratta di "un gesto deplorevole e inaccettabile verso chi lavora per contrastare corruzione e mafia. In commissione si continuerà a lavorare con il massimo impegno", la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), si dice certa che "il presidente Fava non si farà intimorire da atti di questo tipo e che proseguirà con la determinazione e il coraggio di sempre il suo impegno parlamentare". Solidarietà arriva anche dal segretario della commissione Antimafia, Giuseppe Zitelli e da Giorgio Assenza, presidente del Collegio dei Questori entrambi in quota DiventeràBellissima.

Luisa Lantieri, componente Pd della commissione presieduta da Fava auspica che "le forze dell’ordine facciano luce sull’accaduto nel più breve tempo possibile", ricordando "la determinazione e l’impegno di Claudio Fava sempre in prima linea contro ogni forma di illegalità". ""Riteniamo grave e inquietante la minaccia subita da Fava. Il suo impegno nella lotta alla mafia e nelle battaglie per la legalità e la trasparenza in Sicilia vedrà sempre il nostro pieno sostegno" dice Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione comunista Palermo. Mentre per Sinistra Comune si tratta di "un oltraggio alle istituzioni e a tutti i siciliani onesti. L'accaduto è ancora più grave e inquietante perché si verifica all'indomani dell'approvazione del ddl, voluto fortemente da Fava, che impone l'obbligo per i deputati regionali di dichiarare l'eventuale appartenenza a logge massoniche".

(segue)

Vicinanza a Fava viene espressa anche dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, anche a nome della città. "La sua storia personale e pubblica – dice il primo cittadino - non lascia spazio a dubbi sul fatto che il suo impegno contro la criminalità e il malaffare andrà avanti con sempre maggiore determinazione. Resta la gravità di un gesto che deve spingere tutti, dentro e fuori le istituzioni, a non abbassare la guardia e a non perdere di vista le priorità della nostra terra sul fronte della sicurezza e dell'ordine pubblico". Per il Forum siciliano dei movimenti per l’acqua e i beni comuni Fava "con il suo lavoro più recente ha reso visibile anche il protagonismo di un’antimafia viva e sociale. Il proiettile calibro 7,65 consegnato stamane all’Ars è arrivato a tutti noi siciliani che non ci arrendiamo davanti alle minacce, alle vili intimidazioni".

"Una busta con proiettile inviata a Fava mentre si sta occupando di massoneria, del sistema Montante in Confindustria e della trattativa Stato-Mafia, è chiaramente un violentissimo invito a occuparsi d’altro - dice il Coordinamento Palermo Pride -. Ma la storia di Claudio Fava parla per lui: per questa ragione siamo sicuri che questa intimidazione non sortirà alcun effetto". Giovanni Musumeci, segretario generale territoriale della Ugl di Catania, punta il dito contro il "vile gesto, segnale della vitalità di una mentalità criminale che va ancora ulteriormente contrastata, con l’aiuto e l’impegno di tanti siciliani che non vogliono abbassare la testa". "Siamo certi che Fava non si lascerà intimidire e che il suo impegno per la legalità e contro la mafia, che ha il nostro pieno sostegno, andrà avanti. Ci auguriamo che su questo inquietate episodio venga fatta luce rapidamente" conclude il segretario generale della Cgil siciliana, Michele Pagliaro.

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