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"Salviamo Alessandro": caccia al donatore di midollo

25 ottobre 2018 | 16.24
LETTURA: 7 minuti

(da Facebook)
(da Facebook)

Corsa contro il tempo per salvare Alessandro Maria. Il bimbo di appena un anno e mezzo è affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica, "comunemente conosciuta in medicina come HLH: malattia genetica rarissima che colpisce solo lo 0.002% dei bambini e che NON lascia speranze di vita senza trapianto di midollo osseo con un donatore compatibile in tempi rapidissimi" si legge sulla pagina Facebook che amici dei genitori del piccolo hanno creato per riuscire a trovare un donatore.

"Ci sono tantissime persone in attesa di una compatibilità, tra queste anche il piccolo Alessandro Maria che ha bisogno di trovare un donatore nel minor tempo possibile" scrive in post l'Associazione donatori midollo osseo, invitando ad iscriversi al registro donatori, rivolgendosi alla sede più vicina (MAPPA). Requisiti: avere tra i 18 e i 35 anni e pesare più di 50 kg.

"Il 50% dei bambini colpiti da questa malattia muore entro il PRIMO MESE" mentre, della parte restante, "circa un terzo presenta purtroppo dei problemi, spesso permanenti, al sistema neurologico-celebrale" fanno sapere ancora via social gli amici della famiglia. Il piccolo - che è nato a Londra, dove al momento vivono i genitori - sta prendendo un farmaco sperimentale ma "non sappiamo quanto possano durare gli effetti. I dottori ci hanno comunque detto che molto probabilmente ci restano solo 5 settimane per poter trovare una persona che abbia il midollo compatibile col mio". Quindi, entro il 30 novembre.

Non avendo fratelli o sorelle che possono donare il midollo, i genitori di Alessandro Maria hanno cercato sia nel registro mondiale dei donatori di midollo osseo che in quello dei cordoni ombelicali ma "purtroppo NON esiste AD OGGI alcun donatore compatibile". Quindi, si legge ancora sui social, "non resta che cercare una sorella o un fratello maggiore altrove...".

COME DONARE - Per donare il midollo osseo non occorre alcun intervento in sala operatoria, fanno sapere: "Le cellule staminali possono essere donate con un semplice prelievo del sangue, con la stessa siringa che si usa quando si va a donare il sangue, ma con l'unica differenza che mentre i gruppi sanguigni sono 8, le combinazioni di midollo osseo sono miliardi e solo una procedura di laboratorio nota come tipizzazione tissutale ne può determinare la compatibilità".

APPELLI SOCIAL
- Per riuscire a trovare un donatore compatibile si sono mossi anche politici e personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui il governatore del Veneto Luca Zaia, che via Facebook ha condiviso un post con un servizio di 'Studio Aperto' dedicato al piccolo Alessandro, e l'attrice Nicoletta Romanoff, con una serie di filmati su Instagram. Tutti con un obiettivo: fare presto e salvare il bimbo.

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