"Oggi dico basta, vendo tutto" e "mi arrendo, lascio ogni incarico, vado in pensione e tra un'udienza e l'altra farò il nonno". Così Tiziano Renzi, padre dell'ex premier Matteo Renzi, all'indomani della richiesta per la sua archiviazione da parte della Procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta Consip, si sfoga in una pagina a pagamento su 'La Nazione'. "Può sembrare strano - aggiunge Tiziano Renzi - che decida di arrendermi proprio oggi, ma c'è un perché. Dal 2014 la mia vita è cambiata. Ho conosciuto il dolore di chi viene accusato, sa di essere innocente, eppure è su tutte le prime pagine".
"Sto collezionando archiviazioni delle indagini contro di me e condanne in sede civile per chi mi ha diffamato", sottolinea il padre dell'ex premier, ma "serviranno ancora molti anni" e "purtroppo i tempi del business sono diversi dai tempi della giustizia". Tiziano Renzi spiega quindi che la sua azienda "è stata accusata ingiustamente e ha perso clienti molto importanti", e "per garantire il posto di lavoro ai collaboratori ho deciso di farmi da parte" e "me ne vado a testa alta", "devo andarmene per rispetto a chi lavora con me".
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