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La confessione

"Mi sono inventato tutto", parla lo smemorato

31 ottobre 2018 | 12.04
LETTURA: 3 minuti

Salvatore Mannino (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Salvatore Mannino (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Mi sentivo schiacciato da mia suocera": è la confessione che lo 'smemorato' Salvatore Mannino avrebbe fatto ai medici del reparto di psichiatria dell'ospedale di Pisa per spiegare la sua misteriosa fuga. L'imprenditore di Lajatico (Pisa), 52 anni, è rientrato la sera di martedì 23 ottobre in Italia dalla Scozia, dove era rimasto ricoverato, apparentemente senza memoria, per settimane dopo essere stato soccorso privo di sensi nella cattedrale di Edimburgo. Dopo il suo ricovero a Pisa sono comparsi subito i primi sospetti che l'uomo fingesse di aver perso la memoria.

Salvatore Mannino - racconta oggi 'La Repubblica' - non intendeva scappare ma dimostrare, con il suo gesto, di essere fondamentale, e recuperare il suo ruolo in casa, forse anche perché schiacciato dalla presenza della suocera. Per farlo è riuscito a fingere di essersi scordato tutto per quasi un mese e mezzo".

Lo scorso 19 settembre l'imprenditore Mannino aveva fatto perdere le proprie tracce. Nella sua casa di Lajatico aveva lasciato 10mila euro in contanti e un biglietto cifrato nel quale chiedeva scusa. Il giorno dopo è stato ritrovato privo di sensi nella cattedrale di Edimburgo, in Scozia: con sé non aveva documenti e diceva di non ricordare chi fosse, esprimendosi in un inglese scolastico.

Dopo una serie di indagini è avvenuto il riconoscimento dall'Italia e il 16 ottobre la moglie, il figlio maggiore e una cugina sono andati ad Edimburgo. In ospedale però Mannino continuava a non parlare italiano e a non riconoscere i volti dei proprio familiari. Rientrato in Italia, è iniziato un lento 'miglioramento' mentre i medici sono diventati sempre più scettici. Tra l'altro, si è scoperto che l'uomo, prima di sparire, aveva fatto ricerche su Edimburgo e su come simulare un'altra identità. Alla fine è poi arrivata la confessione. Si è inventato tutto. Per ora Mannino resta ricoverato in ospedale. Sul caso una settimana fa hanno dato avvio a un'indagine i carabinieri del comando provinciale di Pisa ipotizzando i reati di il procurato allarme e violazione degli obblighi di assistenza familiare (l'uomo ha infatti quattro figli, dei quali tre minorenni). Ma a quanto pare, la Procura di Pisa per ora non avrebbe proceduto alla sua iscrizione nel registro degli indagati. Non escluso, però, a questo punto che si possa aprire un fascicolo per simulazione di reato.

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