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Tragedia Rigopiano, sono 25 gli indagati

26 novembre 2018 | 10.49
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Tragedia Rigopiano, sono 25 gli indagati

A distanza di quasi due anni dalla tragedia all'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), quando una valanga, il 18 gennaio 2017, travolse l'albergo procurando la morte di 29 persone fra ospiti e personale, la procura della Repubblica di Pescara ha chiuso le indagini. In queste ore i carabinieri forestali del Comando provinciale di Pescara, guidati dal tenente colonnello Anna Maria Angelozzi, stanno notificando l'avviso di chiusura delle indagini a 25 indagati. Si tratta di 24 persone e una società.

Per tutti i reati ipotizzati e a vario titolo vanno dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all'omicidio e lesioni colpose, all'abuso d'ufficio e al falso ideologico. Fra le persone indagate sono state stralciate alcune posizioni per le quali la Procura chiederà l'archiviazione. Si tratta degli ex Governatori della Regione che si sono succeduti dal 2007 al 2017 ( Ottaviano Del Turco, Giovanni Chiodi e Luciano D'Alfonso), degli ex Assessori regionali con delega alla Protezione Civile ma anche di alcuni altri fra dirigenti e funzionari pubblici. Tra i 25 indagati ci sono l'ex Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, il Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Pescara Antonio Di Marco ed il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta.

In uno dei passaggi del dispositivo della Procura di Pescara per la chiusura delle indagini si legge che il Comune di Farindola non avrebbe dovuto rilasciare i permessi edilizi per l'hotel di Rigopiano: il Piano Emergenze del Comune era "totalmente silente in punto di pericolo di valanghe". Se il Comune avesse adottato un nuovo Prg che avesse individuato nella località di Rigopiano un sito esposto a forte pericolo di valanghe, "non sarebbe stato possibile rilasciare i permessi edilizi con conseguente impossibilità edificatorie".

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