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Salvini twitta su blitz in corso, Spataro lo bacchetta

04 dicembre 2018 | 14.04
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Il procuratore della Repubblica Armando Spataro (FOTOGRAMMA)
Il procuratore della Repubblica Armando Spataro (FOTOGRAMMA)

Un tweet fa scoppiare un botta e risposta tra Matteo Salvini e il procuratore di Torino, Armando Spataro. La bacchettata di Spataro al vicepremier arriva dopo che il leader del Carroccio ha diffuso via Twitter una notizia in cui si affermava, tra l’altro, che "anche a Torino altri 15 mafiosi nigeriani sono stati fermati dalla Polizia".

In una nota, Spataro ha criticato le modalità con cui il ministro dell’Interno ha diffuso la notizia, rischiando di compromettere l’operazione ancora in corso. E per questo ha auspicato che, in futuro, "eviti comunicazioni simili o voglia quanto meno informarsi sulla relativa tempistica al fine di evitare rischi di danni alle indagini in corso".

In particolare, Spataro ha osservato che "in relazione ai soli fatti di Torino, al di là delle modalità di diffusione, la notizia in questione è intervenuta mentre l'operazione era (ed è) ancora in corso con conseguenti rischi di danni al buon esito della stessa. Inoltre - ha precisato - la polizia giudiziaria non ha fermato '15 mafiosi nigeriani' ma sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa, su richiesta della Dda di questo ufficio, dal gip del Tribunale di Torino".

"Il provvedimento restrittivo non prevede per tutti gli indagati la contestazione della violazione dell'articolo 416 bis c.p. e coloro nei cui confronti il provvedimento è stato eseguito non sono 15 e le ricerche di coloro che non sono stati arrestati è ancora in corso", ha continuato il procuratore. "La diffusione della notizia - ha detto Spataro - contraddice prassi e direttive vigenti nel Circondario di Torino secondo cui gli organi di polizia giudiziaria che vi operano concordano contenuti, modalità e tempi della diffusione della notizie di interesse pubblico, allo scopo di fornire informazioni ispirate a criteri di sobrietà e di rispetto dei diritti e delle garanzie spettanti agli indagati per qualsiasi reato". Quindi, "ci si augura che, per il futuro, il ministro dell'Interno eviti comunicazioni simili a quella sopra richiamata" conclude Spataro, precisando che "allo stato non si ritiene di poter fornire altre informazioni sulle indagini in corso".

SALVINI - Immediata la risposta del vicepremier: "Basta parole a sproposito. Inaccettabile dire che il ministro dell'Interno possa danneggiare indagini e compromettere arresti" ha detto Salvini. "Qualcuno - ha aggiunto - farebbe meglio a pensare prima di aprire bocca". E ancora: "Se il procuratore capo di Torino è stanco - ha proseguito il titolare del Viminale - si ritiri dal lavoro. A Spataro auguro un futuro serenissimo da pensionato". Inoltre, "se il capo della polizia mi scrive alle 7:22 informandomi di operazioni contro mafia e criminalità organizzata, come fa regolarmente, un minuto dopo mi sento libero e onorato di ringraziare e fare i complimenti alle forze dell'ordine" ha sottolineato Salvini.

SALUZZO - Di parole "sgradevoli e inaccettabili per tono e contenuto" ha parlato il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, commentando all'AdnKronos le dichiarazioni del ministro dell'Interno.

LA REPLICA - Poi, in diretta web, il vicepremier ha aggiunto: Spataro "sbaglia nei modi e sbaglia nei tempi. Si usa il telefono" perché serve "rispetto tra istituzioni". E ancora: "Il mio telefono ce l'hanno centinaia di persone. Se c'è un problema, una telefonata e la cosa si chiarisce".

ERMINI - "Il lavoro serio, puntuale e rischioso che la magistratura porta avanti ogni giorno non può e non deve essere utilizzato per scopi di propaganda" ha messo in chiaro il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini, che ha telefonato a Spataro, per esprimergli “apprezzamento per il lavoro che sta svolgendo e pieno riconoscimento per l’alta professionalità e per l’impegno dimostrati in tutti questi anni. Un impegno - ha sottolineato - da grande e leale servitore dello Stato che non può essere in alcun modo messo in discussione da toni sprezzanti". Critiche da Ermini? "Uh, che roba. Sono preoccupatissimo" ha risposto Salvini, entrando alla presentazione del libro di Bruno Vespa, a chi gli chiedeva delle parole del vicepresidente del Csm.

Intanto i togati del gruppo di Area hanno chiesto al comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura di aprire una pratica a tutela del procuratore Spataro, nei confronti del quale il ministro dell'Interno ha usato "toni di dileggio" ed "espressioni sgradevoli e delegittimanti".

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