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Inferno sulla Salaria

06 dicembre 2018 | 09.30
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(Polizia di Stato)
(Polizia di Stato)

Un principio d'incendio, l'autocisterna che esplode, ed è subito inferno sulla Salaria con morti, feriti e uno scenario di devastazione. A restare senza vita sull'asfalto, dopo la tragedia avvenuta nel pomeriggio di ieri al distributore di benzina di Borgo Quinzio in provincia di Rieti, un civile - forse un dipendente della pompa di benzina in fiamme - e un vigile del fuoco, Stefano Colasanti, non in servizio ma intervenuto ugualmente sul posto.

In totale 23 feriti, 16 le persone che risultano attualmente ricoverate. ''I feriti più gravi si trovano presso il Centro Grandi Ustioni del Sant’Eugenio (7 di cui 2 donne e 5 uomini) con ustioni tra il 25% e il 50% del corpo - riferisce l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato - Sono tutti in prognosi riservata e stabili".

Secondo la dinamica ricostruita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Rieti, al lavoro sul posto insieme ai vigili del fuoco, l'esplosione sarebbe seguita a un principio d'incendio. A causa della deflagrazione, la cisterna è stata sbalzata a decine di metri di distanza, su una strada parallela alla Salaria, finendo contro due auto. Al momento del principio di incendio passava un furgone con a bordo il vigile del fuoco poi deceduto che ha allertato la squadra locale di colleghi. Prima ancora che i pompieri iniziassero l'operazione di spegnimento, l'esplosione. Il mezzo è finito così contro altri due autoveicoli e proprio in questo punto è stato trovato il cadavere della seconda vittima che non è stata ancora identificata.

In un comunicato del programma 'Chi l'ha visto?' si legge che ''è stata ritrovata sul luogo dell’esplosione nel reatino la Opel nera dell’uomo scomparso la cui famiglia si era rivolta a 'Chi l’ha visto?' facendo in diretta l’appello nella puntata di ieri sera. Andrea, abitante nella zona vicino all'incidente, non dava notizie di sé da ieri pomeriggio e il suo telefono era muto''. ''Dopo l’appello per Andrea - prosegue la nota - sono stati chiamati i parenti per i prelievi del Dna e si attendono ora i risultati della comparazione per capire se si tratta dell’altra vittima dell’esplosione dell’autocisterna sulla via Salaria''.

Intanto sono andati avanti anche nella notte i rilievi dei vigili del fuoco sul luogo dell'esplosione. In particolare i pompieri hanno cercato di raccogliere elementi utili alle indagini, che sono coordinate dalla procura di Rieti. I dronisti del Nucleo Sapr (Sistema areomobile a pilotaggio remoto) hanno effettuato riprese dall'alto sia nel tardo pomeriggio che nella notte. Presenti inoltre i vigili del fuoco del Nia (Nucleo investigativo antincendio) che stanno raccogliendo elementi sulla dinamica. L'area è stata messa in sicurezza ma rimane ancora un'area rossa. Per quanto riguarda la viabilità è stata riaperta la via Salaria Vecchia mentre è ancora chiusa la Salaria Nuova. Non sono state invece riscontrate problematiche per la qualità dell'aria nella zona. Secondo quanto apprende l'Adnkronos dall'Arpa Lazio, "le verifiche fatte sulla qualità dell'aria tramite le centraline già esistenti" sono state positive e non si è quindi resa necessaria l'installazione di campionatori ad hoc. L'esplosione è stata violentissima ma di fatto l'incendio è stato spento rapidamente dai vigili del fuoco. Non appena saranno terminati i rilievi utili alle indagini l'Arpa avrà il via libera per fare comunque un sopralluogo sul posto, come da prassi, per verificare se ci siano state problematiche di altro tipo, ad esempio sversamenti di idrocarburi. Le prime analisi in merito, eseguite ieri dalla Squadra Arpa che lavora in emergenza, hanno dato comunque esito negativo.

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