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Ancona

Sei morti al concerto di Sfera Ebbasta

08 dicembre 2018 | 07.01
LETTURA: 7 minuti

(Foto Vigili del fuoco)
(Foto Vigili del fuoco)

Tragedia in provincia di Ancona dove sei persone sono morte, schiacciate dalla folla nel panico in una discoteca. A scatenare intorno all'una di notte la ressa al 'Lanterna Azzurra' di Corinaldo - che ospitava il concerto del rapper Sfera Ebbasta -, forse l'utilizzo di uno spray urticante. A darne notizia, i vigili del fuoco sul profilo Twitter: "Corinaldo (AN) 1:00, squadre #vigilidelfuoco impegnate nel soccorso in una discoteca. Forse per la dispersione di una sostanza urticante, ragazzi fuggono per il panico calpestandosi. Sei purtroppo quelli deceduti, decine i feriti", si legge. Sulla tragedia è stato aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo. A morire nella calca, tre ragazze e due ragazzi - tutti minorenni - e una mamma che aveva accompagnato la figlia al concerto. Almeno un migliaio le persone presenti nel locale al momento del drammatico incidente, prima dell'inizio del concerto. Un centinaio, invece, i feriti.

OTTO FERITI GRAVI - Traumi cranici, al torace e agli arti sono le principali patologie dei feriti, si legge in una nota diffusa dagli Ospedali Riuniti di Ancona dove il Piano di Emergenza è stato attivato alle 3.45, quando "è stata convocata l’Unità di Crisi, e tutti i reparti direttamente o indirettamente interessati sono stati allertati e messi immediatamente nelle condizioni di piena operatività". Oltre agli 8 codici rossi - due ragazzi e cinque ragazze tra i 14 e i 20 anni- c'è una ragazza in codice giallo e cinque ragazzi in codice verde ma tre sono stati già dimessi. I pazienti deceduti sono nella camera mortuaria degli Ospedali Riuniti di Ancona e sono a disposizione dell'autorità giudiziaria. Una parte è ricoverata negli Ospedali Riuniti a Torrette di Ancona nell'Ospedale di Senigallia e in quello di Jesi, per un totale di 67 persone, 13 delle quali in codice rosso.

CHI SONO LE VITTIME - "Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Matttia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; e mamma Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia. Sono le giovani vittime della tragedia di questa notte. È assurdo morire così". A rivelare i nomi delle vittime è il ministro e vicepremier Luigi Di Maio in un post pubblicato su Facebook.

LA RICOSTRUZIONE - Intanto, dai primi accertamenti, è emerso che le uscite di sicurezza del locale - posto ora sotto sequestro - si sono regolarmente aperte. Le morti sarebbero state causate dal cedimento di due muretti all'esterno del locale sotto la pressione delle persone in fuga, cedimento che ha provocato la caduta di alcuni spettatori e il loro schiacciamento da parte degli altri che gli sono passati sopra.
"Stiamo verificando con i vigili del fuoco la capienza della discoteca e se le dotazioni erano adeguate per poter ospitare questo tipo di manifestazioni", spiega all'Adnkronos il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona Cristian Carrozza, ricostruendo la dinamica dell’incidente: "Tra le varie ipotesi di causa scatenante - dice - c'è anche quella dello spray urticante, stiamo facendo i rilievi. I ragazzi sono fuggiti in un'unica direzione verso la porta posteriore di sicurezza della discoteca; c'erano scale e ringhiere alte un metro e mezzo che hanno ceduto sotto il peso dei ragazzi". E proprio sulle balaustre sono in corso verifiche dei vigili del fuoco. In molti erano studenti delle scuole di località limitrofe. A quanto apprende l'Adnkronos da ragazzi che stanotte erano all'interno del locale, molti avevano prenotato tavoli a prezzi agevolati per gli studenti per prendere parte al concerto di Sfera Ebbasta. Ma per la 'Lanterna azzurra' quello di stanotte non era certo un appuntamento isolato: nel club infatti si svolgevano diverse serate e in molti casi, racconta qualche mamma, si organizzavano anche i trasferimenti in autobus dai paesi vicini.

L'INCAPPUCCIATO - Una persona incappucciata che sarebbe salita su un 'cubo' e avrebbe spruzzato uno spray e forse lanciato qualcos'altro. Sarebbe questo il racconto di diversi ragazzi presenti alla serata. Immediatamente dopo, secondo i testimoni, nel locale non si sarebbe più riuscito a respirare e tutti sono scappati via, dirigendosi verso le uscite di sicurezza.

LE TESTIMONIANZE - "Spingevano da dietro, era impossibile non schiacciare le persone", avrebbe raccontato alla madre una delle ragazzine presenti ieri nella discoteca. "Una ragazza che si trovava nel locale - riferisce all'Adnkronos Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, parroco della chiesa di S. Pietro Apostolo di Corinaldo - ha raccontato alla mamma come mentre scappava non voleva schiacciare nessuno ma la spingevano da dietro e non ha potuto farne a meno: era impossibile non schiacciare le persone". "Stavo per entrare alla Lanterna azzurra, quando hanno iniziato a evacuare tutta la gente... Era il panico, gente che piangeva sangue, gente a terra che non respirava...", ha spiegato un'altra ragazza raccontando l'atmosfera di ieri notte davanti alla discoteca. "Un c... ha iniziato a spruzzare lo spray al peperoncino", riferisce la ragazza, raccontando della scena in un locale dove l'età media, spiega, è "di 14, 15 o 16 anni". "Siamo andati via perché la situazione era veramente drammatica", ha detto ancora con la voce evidentemente ancora sconvolta.

BIGLIETTI - Per ora, dai primi accertamenti della Procura, emerge intanto che i biglietti venduti per lo spettacolo erano stati 1400, presumibilmente tutti numerati, ma la capienza della discoteca era solo di 800 posti. I blocchetti con le matrici dei tagliandi sono stati sequestrati.

EPISODIO ANALOGO NEL 2017 - Gli investigatori stanno intanto valutando se sia ipotizzabile un collegamento tra la tragedia e un episodio analogo avvenuto nel gennaio 2017 a pochi chilometri di distanza, in una discoteca di Senigallia dove suonava, peraltro, lo stesso trapper. La discoteca era il Mamamia: era da poco trascorsa la mezzanotte quando qualcuno spruzzò spray urticante tra la folla. Il personale riuscì ad aprire immediatamente le porte di emergenza ma tre giovani rimasero comunque intossicati. Tante le analogie tra i due casi, anche se a Senigallia la più semplice gestione delle vie d'uscita per come è strutturato il locale ha scongiurato il peggio. Oltre alla curiosa circostanza che entrambi i locali ospitassero il live dello stesso artista, c'è da considerare il fatto, ragionano gli inquirenti, che le due discoteche si trovano a pochissimi chilometri di distanza l'uno dall'altro e che la dinamica è davvero molto simile, con lo spray urticante - se dovesse essere confermata questa ipotesi anche per la 'Lanterna Azzurra' - spruzzato nel momento di massimo affollamento.

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