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Romani esasperati: "Navighiamo nella spazzatura"

27 dicembre 2018 | 13.56
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(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

I romani non ne possono più. Soprattutto in alcune zone della capitale i rifiuti sono la piaga con cui i cittadini si trovano a dover fare i conti quotidianamente. "La situazione è penosa, inaccettabile. Qui ormai viviamo tra la spazzatura data alle fiamme, cassonetti stracolmi e rifiuti a terra, siamo sommersi dal degrado. Ci sentiamo un quartiere dimenticato dal Campidoglio - dice all'Adnkronos Roberto Torre del comitato di quartiere Tor Sapienza - Oltre ai roghi tossici ora abbiamo anche questa situazione che sta precipitando giorno dopo giorno". "Noi vogliamo il servizio per il quale paghiamo, un servizio di raccolta quotidiano e non a macchia di leopardo e a giorni alterni. Qui navighiamo nella spazzatura - sottolinea - camminiamo sulle erbacce, e il degrado porta altro degrado. Poi ci parlano di aumento della Tari...".

Di "situazione difficile, direi tragica", parla all'Adnkronos Fabrizio Montanini del comitato di quartiere Beltramelli-Meda-Portonaccio. "La spazzatura intorno ai cassonetti a loro volta colmi. Serve un intervento deciso del Campidoglio" sottolinea. "La raccolta è a macchia di leopardo - racconta - può capitare di trovare i cassonetti puliti sulla via Tiburtina mentre basta entrare in una traversa e la situazione cambia: immondizia per terra, cassonetti pieni. Come se ci fossero zone di serie A, nei punti di maggiore visibilità, e zone di serie B, totalmente dimenticate. Questo è un problema più grande che va oltre il presidente del municipio e che deve risolvere la sindaca Raggi. A noi non importano le beghe tra Comune e Regione, vogliamo che il problema venga risolto".

Anche "il II municipio è in emergenza, noi da tempo segnaliamo la situazione dei rifiuti e la necessità di affrontare il problema ma non abbiamo avuto risposte. Serve un intervento improcrastinabile della sindaca" sottolinea all'Adnkronos Francesca Del Bello, presidente del II municipio di Roma. "Con altri presidenti - spiega - avevamo chiesto a fine agosto un consiglio comunale straordinario sul tema e la richiesta è sempre attuale perché la situazione non è cambiata". "Sono diversi i punti di crisi nel nostro territorio - evidenzia l'assessore all'Ambiente del II Municipio Rino Fabiano - da piazza Bologna ai Parioli passando per San Lorenzo. Cassonetti non svuotati e rifiuti tutto intorno sono presenti nella zona di piazza Bologna, in particolare largo Marchiafava, via Pavia, via Como, via Imperia, via Lucca, viale Ippocrate, e anche in zona Parioli con viale Bruno Buozzi e strade limitrofe". Non va meglio a San Lorenzo con la raccolta porta a porta: "La zona più in crisi è quella di via dello Scalo di San Lorenzo, via di Porta Labicana e piazza dei Siculi con i portoni invasi dai rifiuti che iniziano ad essere riversati in strada". Invece, "nel quartiere Africano la situazione sta rientrando".

Comitati e associazioni di quartiere chiedono con forza interventi. "La situazione è drammatica, spazzatura in strada e rifiuti sparsi. E come spesso accade sono le periferie a pagare il prezzo più alto, ad essere le più penalizzate" dice all'Adnkronos Franco Pirina del Caop coordinamento azioni operative Ponte di Nona. "C'erano dei disagi già prima dell'incendio al Tmb Salario ma dopo il rogo la situazione è nettamente peggiorata. Purtroppo - spiega - non manca anche l'inciviltà di chi lascia l'immondizia per strada anche quando i cassonetti sono stati svuotati e questi comportamenti andrebbero adeguatamente sanzionati". "Dall'altra parte - sottolinea - l'amministrazione dovrebbe gestire i rifiuti con competenza e non senza un'organizzazione che fa precipitare spesso la città nell'emergenza, con rischi anche dal punto di vista igienico. Un intervento è sempre più necessario".

Giovanna Romeo, vicepresidente del comitato di quartiere Portuense-Vigna Pia, all'Adnkronos segnala che "qui i cassonetti sono stracolmi e i cittadini sono stanchi e non è una situazione che viviamo da poche settimane, qui è un'emergenza continua, non passa giorno senza vedere rifiuti in strada". "Ci sono dei punti dove sollecitando il servizio riusciamo a far svuotare i cassonetti ma non si può andare avanti così. E' necessario - prosegue - un intervento del Campidoglio, va riorganizzato tutto il sistema di raccolta, qui come in tutta la Capitale".

E nel cuore di Roma non va meglio. "Non solo nel centro storico e certo non solo per la negligenza dei cittadini per una gestione alquanto scadente la situazione dei rifiuti nella capitale è ormai emergenza - afferma il portavoce dei comitati Ripa/centro storico, Fabrizio Sequi - I ratti e i gabbiani non fanno più notizia e sono considerati da qualche benpensante quasi un valore 'aggiunto' al nostro turismo ma la situazione delle strade di Roma è al collasso per un degrado crescente. Il connubio buche, crateri e mondezza stanno rendendo la capitale oggetto di scherno da parte della stampa internazionale".

LA NOTA DELL'AMA - L'Ama in una nota comunica che ''tra Natale e Santo Stefano, Ama ha raccolto complessivamente oltre 3.800 tonnellate di rifiuti indifferenziati in città, rispettivamente circa 1.300 il 25 dicembre e oltre 2.500 il giorno seguente: oltre 100 tonnellate in più rispetto ai giorni analoghi dello scorso anno''. Inoltre, ''nella giornata di Santo Stefano, sono stati oltre 2mila gli addetti (tra operatori ecologici, autisti e preposti territoriali) a svolgere i servizi di igiene urbana in città nei vari turni. Le officine aziendali sono state aperte 'h 24' ed anche oggi proseguono la loro attività senza soluzione di continuità'', prosegue l'azienda. ''L’impianto aziendale di Tmb di Rocca Cencia - si legge nella nota - lavora regolarmente su 4 turni giornalieri, con attività assidue di manutenzione. Per quanto riguarda i servizi sul territorio, tecnici aziendali monitorano costantemente la situazione, con eventuali servizi di pulizia supplementari in caso di postazioni di raccolta sovraccariche (a macchia di leopardo). Ama è già intervenuta con mezzi ad hoc e turni rafforzati laddove necessario, come in aree del quadrante Nord (che erano servite a filiera 'corta' dall’impianto Tmb Salario, fermo per l’incendio dell’11 dicembre scorso) ed Est''.

''Nell’ultimo periodo sono stati incendiati cassonetti in alcune aree della città, in particolare circa 15 tra IV, VII e X municipio: un fenomeno, purtroppo, in crescita durante i giorni delle festività di fine anno e che crea gravi danni ai servizi di raccolta dei rifiuti e alla collettività - spiega l'Ama - I responsabili e preposti territoriali Ama sporgeranno come sempre denuncia e l'azienda collaborerà in ogni modo alle indagini delle autorità competenti. I centri di raccolta aziendali, a disposizione dei cittadini per il conferimento gratuito di rifiuti ingombranti, elettrici ed elettronici sono aperti mattina e pomeriggio, nei consueti orari (7-12 e 14-19). Regolarmente attiva anche la raccolta gratuita a domicilio dei rifiuti ingombranti 'RiciclaCasa' prenotabile attraverso il Call center 060606. Tutte le info su www.amaroma.it''.

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