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Niente sbarco per Sea Watch, a Malta può solo avvicinarsi

02 gennaio 2019 | 13.32
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Le autorità maltesi hanno autorizzato la nave Sea Watch 3, che trasporta 32 migranti, ad avvicinarsi alle coste dell'isola per trovare riparo dal maltempo. Lo afferma il Malta Independent, che non fa però riferimento ad alcuna autorizzazione per lo sbarco dei migranti. La nave, gestita da un'ong tedesca, inizialmente si era arrestata a 24 miglia nautiche da Malta. Nelle ultime ore ha ricevuto l'autorizzazione ad avvicinarsi fino a 12 miglia. Le autorità maltesi hanno adottato un provvedimento analogo per un'altra nave, la Professor Albrecht Penck dell'ong Sea Eye, che trasporta 17 migranti e che ha trovato riparo al largo delle coste sudoccidentali dell'isola.

"Malta non era l'autorità competente" per gli interventi di soccorso alle navi Sea Watch e Professor Albrecht Penck, ha affermato in un tweet il ministro dell'Interno maltese, Michael Farrugia, pubblicando anche le immagini relative alle posizioni delle due navi nel momento in cui hanno soccorso rispettivamente 32 e 17 migranti al largo della Libia. L'Olanda ha annunciato la disponibilità ad accogliere alcuni dei 32 migranti della Sea Watch 3 a condizione che altri Paesi europei facciano lo stesso.

Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty International, ha lanciato un appello attraverso l'Adnkronos: "Non rimangano un minuto di più a bordo. E' rischioso, fateli approdare". "Sono molto preoccupato - ha detto - la situazione è drammatica e si aggrava sempre più sia dal punto di vista delle condizioni meteo, che sono in peggioramento, sia dal punto di vista sanitario: troppi giorni e troppe persone a bordo, anche donne e bambini, il rischio di epidemie è alto". "Ciò di cui ho paura, e spero di sbagliarmi, è che questo gioco cinico sulla vita di esseri umani venga portato fino all'estremo possibile perché, complice il clima, la distrazione per via delle feste e il fatto che non sono 300 ma 49, questa volta non si vede l'ombra di un governo disponibile".

“Abbiamo operato per più di tre anni nel Mediterraneo e sappiamo cosa significa per persone vulnerabili affrontare questo tipo di viaggio - gli ha fatto eco in una nota Ruggero Giuliani, medico e vicepresidente di Medici senza frontiere - Con le condizioni meteo in peggioramento e considerando le rigide temperature invernali, è necessario trovare una soluzione rapida. Facciamo appello alle autorità europee ed italiane affinché si trovi al più presto un porto sicuro per questi naufraghi".

Anche l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha espresso preoccupazione per la situazione dei migranti: "È inaccettabile lasciare per così tanto tempo in mare, senza un’assistenza adeguata, uomini, donne e bambini che hanno rischiato la vita a bordo di barche fatiscenti dopo avere affrontato le difficoltà di un viaggio che, dai paesi di origine in poi, è spesso caratterizzato da esperienze drammatiche e violente. E’ urgente e necessario che gli Stati europei dimostrino senso di responsabilità e di solidarietà per i migranti e rifugiati e offrano quanto prima un porto di approdo sicuro".

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