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Migranti: Ufficio Anagrafe Palermo riprende prenotazioni, timori richiedenti asilo

04 gennaio 2019 | 14.57
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L'Ufficio Anagrafe di Palermo
L'Ufficio Anagrafe di Palermo

C'è Mamu, un ragazzo del Togo di 25 anni che vive in Italia da un anno e mezzo, ma anche Keila che di anni ne ha 21 e il cui permesso di soggiorno scade il 10 gennaio. Sono entrambi in fila all'Ufficio anagrafe di Palermo, sotto la pioggia e il freddo, in attesa del rilascio della carta d'identità. Hanno entrambi il permesso di soggiorno provvisorio, ma sta per scadere. E all'arrivo all'Ufficio anagrafe di viale Lazio, non hanno potuto ottenere la carta d'identità così come speravano. "Mi hanno detto di fissare un nuovo appuntamento - dice desolato Keila, cappellino bianco in testa e felpa nera aperta - Ma tra pochi giorni scade il mio permesso. Come farò?". Accanto a loro c'è anche Mohamed, del Ghana, che ha 30 anni, è in Sicilia dall'aprile del 2017, proveniente da Palermo, e non parla ancora bene l'italiano.

E' un continuo via vai all'Ufficio Anagrafe di Viale Lazio. Decine gli immigrati, donne e uomini, molti dei quali giovanissimi, che chiedono informazioni. Cercano di capire che cosa accadrà non appena scadrà il loro permesso umanitario. Negli uffici gli impiegati sono perplessi e non lo nascondono. La novità di oggi è che da questa mattina, dopo lo stop dello scorso ottobre, in seguito alla direttiva della Prefettura, potranno nuovamente attivare le prenotazioni per fissare gli appuntamenti per richiedere la residenza o la carta d'identità.

Il capoarea dell'Ufficio, Maurizio Pedicone, ha accolto la disposizione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che prevede di "sospendere per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge 132 dello scorso anno (quella che vieta l' iscrizione all' anagrafe degli stranieri, ndr) qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica". E da oggi tornano le prenotazioni per i richiedenti asilo ed i titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari, non più rinnovabili, tranne casi speciali previsti dalla legge voluta dal ministro Matteo Salvini.

Il capoarea ha invitato i funzionati ad attuare la disposizione del sindaco Orlando

Pedicone ha invitato i funzionari e gli impiegati degli uffici di attuare la disposizione del primo cittadino. Il blocco dell' iscrizione all'anagrafe era scattato con una circolare del Prefetto De Miro, il 31 ottobre dello scorso anno, inviata ai sindaci e ai commissari dei Comuni della Città metropolitana dopo il decreto Salvini del 4 ottobre scorso e prima ancora che venisse convertito in legge.

Ma c'è scetticismo tra gli addetti al Servizio anagrafe di viale Lazio. Qualcuno parla ma solo dietro l'anonimato "per evitare camurrie (problemi ndr)". "Come possiamo disapplicare una legge dello Stato? - si chiede una addetta - Allora domani mi alco e faccio l'anarchica?". E spiegano che anche se da oggi sono stati riavviate le prenotazioni, "non è detto che poi la richiesta dei richiedenti venga accolta...". Il sindaco Leoluca Orlando spiega: "Il dirigente dell'Ufficio anagrafe ha detto chiaramente che darà esecuzione alla mia disposizione di servizio".

Intanto, fuori dagli uffici Anagrafe continua a piovere a dirotto. E i richiedenti asilo chiedono informazioni. Cercano di capire cosa accadrà loro in futuro. Keila dice che tra pochi giorni sarà un "clandestino" e "non potrò più avere un lavoro, accedere a un servizio. Come devo fare? Non ho fatto nulla di male. Perché questo accanimento contro di noi?".

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