Anche gli scout cattolici dell'Agesci Lazio si stanno interrogando sul decreto Salvini dopo la rivolta dei sindaci ribelli. E soprattutto dopo la dura presa di posizione dei colleghi siciliani, che hanno espresso "preoccupazione" riguardo agli effetti delle politiche migratorie volute dal ministro dell'Interno. Francesco Scoppola, responsabile regionale dell'Agesci Lazio, interpellato da Adnkronos, dice di condividere "in tutto e per tutto le parole del cardinale Bagnasco e della Conferenza episcopale italiana sul tema: i principi dell'accoglienza, solidarietà e integrazione sono nel patto associativo, la nostra carta dei valori. Attraverso l'educazione, sono principi che trasmettiamo ai giovani".
Così dopo l'Agesci Sicilia e l'Agesci Piemonte, che auspicano una revisione del decreto sicurezza, si uniscono al coro anche gli scout laziali la cui posizione sarà ufficializzata a breve dopo una riunione. "Salvini un 'buon' boy scout? Non spetta a me giudicare, non rilascio patenti di questo tipo", conclude Scoppola.