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Burkina Faso

"Non scoraggiarti mai", il messaggio del papà a Luca

07 gennaio 2019 | 13.28
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Foto tratte da Facebook (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto tratte da Facebook (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"A Luca ed Edith dico di non scoraggiarsi mai e di affidarsi a Sant'Antonioda Padova". Nunzio Tacchetto, papà di Luca ha lanciato questo messaggio tramite la trasmissione 'Chi l'ha visto' questa mattina, al figlio scomparso da tre settimane assieme alla sua ragazza in Burkina Faso. L'ex sindaco di Vigonza ha poi voluto lanciare un appello "a tutti i telespettatori, perché contattino parenti, amici e conoscenti in loco per cercarli: Luca ed Edith sono facilmente riconoscibili. Lei ha i capelli 'rasta' e Luca ha un grande tatuaggio sul braccio sinistro. Non possono essere spariti nel nulla".

Quindi, Nunzio Tacchetto è tornato a ribadire di essere in continuo contatto con la Farnesina: "Ma ad oggi non ci sono novità, nessuno li ha visti dopo il 15 dicembre, così come la loro auto sparita nel nulla". Mentre sulle varie segnalazioni sui social che danno avvistamenti di Luca ed Edith in altri Paesi africani, Nunzio Tacchetto ha tenuto a sottolineare che secondo il consolato italiano "Luca ed Edith non hanno passato alcuna frontiera. Quindi, devono essere ancora in Burkina Faso".

La Procura di Roma indaga sulla scomparsa dei due giovani. Il fascicolo, inviato al pm Sergio Colaiocco dai colleghi della Procura di Padova è al momento senza indagati o ipotesi di reato, anche se dal Canada fonti governative non escludono la pista del rapimento.

Secondo la Cbc canadese la scomparsa di Luca ed Edith viene infatti trattata come un caso di sequestro dal governo del Canada. Il ministro per lo Sviluppo internazionale di Ottawa, Marie-Claude Bibeau, ha dichiarato ieri a Radio-Canada che, pur non avendo alcuna conferma, si stanno approcciando al caso come se si trattasse di un rapimento. Il suo ufficio ha tuttavia rifiutato ulteriori commenti. La ragazza, originaria di Sherbrooke e il 30enne architetto padovano erano partiti il 20 novembre per un viaggio nel Paese dell'Africa occidentale, quando tutte le comunicazioni con le loro famiglie "si sono interrotte bruscamente" il 15 dicembre, secondo la sorella di Blais. Melanie Bergeron Blais dice che la coppia è stata vista per l'ultima volta nella città di Bobo-Dioulasso, nel sud-ovest del paese, e aveva in programma di viaggiare in auto fino alla capitale Ouagadougou prima di attraversare il vicino Togo.

Da parte sua il ministero degli Affari esteri canadese (Global Affairs Canada) ha reso noto che i funzionari consolari canadesi del Burkina Faso sono in contatto con le autorità locali per raccogliere informazioni su questo caso, che considera come una "priorità assoluta", ma non pubblicherà alcuna informazione che possa interferire con le indagini in corso o mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini. Secondo un rapporto pubblicato dal servizio di lingua francese della Cbc ieri, il dipartimento non ha ancora la conferma che si tratti di un rapimento, ma non lo esclude più come possibilità. Nel frattempo, la famiglia di Blais ha attivato una pagina Facebook relativa alla scomparsa, dove ha pubblicato le foto online della ragazza, e sta cercando di rintracciare il cellulare e iPad in collaborazione con il Sûreté du Québec e la polizia nazionale canadese.

La madre della ragazza canadese si dice "molto fiduciosa" che la figlia e il suo compagno verranno presto ritrovati "vivi e in buone condizioni. "Siamo molto fiduciosi di ritrovare lei e il suo compagno", ha detto Jocelyne Bergeron all'emittente canadese CTV. Preoccupata per la sorte della figlia, fino ad aver perso il sonno, la donna si dice comunque ottimista di poterla riabbracciare. "Resistiamo. Abbiamo una buona squadra che lavora per noi nel cercare mia figlia", ha detto la madre di Edith, aggiungendo di aver ricevuto diversi messaggi di persone che dicono di aver avvistato la coppia in diversi posti. La madre aveva parlato alla ragazza quando la figlia si trovava in Mali e l'aveva trovata "molto felice".

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