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Acca Larenzia

Giornalisti Espresso denunciano aggressione, il video

09 gennaio 2019 | 17.37
LETTURA: 3 minuti

Ecco le immagini dell'acceso confronto tra i militanti di Forza Nuova e Avanguardia nazionale e i due collaboratori esterni dell'Espresso che hanno denunciato di essere stati aggrediti nel corso della commemorazione delle vittime della strage di Acca Larenzia al mausoleo dei martiri fascisti del cimitero del Verano, a Roma. Sull'episodio sono in corso le indagini della Digos che sta cercando di identificare altri sei militanti di estrema destra che avrebbero partecipato all'animata discussione con il giornalista. Per quei fatti sono stati già denunciati il leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino, e quello di Avanguardia Nazionale Vincenzo Nardulli. Tra i punti da chiarire anche il motivo per cui il reporter si sia presentato in questura solo in serata, mostrando il referto con tre giorni di prognosi per alcune contusioni, mentre in un primo momento aveva negato l'aggressione ai poliziotti intervenuti.

Nardulli ha annunciato il deposito di una denuncia per calunnia e una querela per diffamazione nei confronti del giornalista e del fotografo del noto settimanale. Lo rivela 'Fascinazione.info'. "Oggi insieme ai miei legali depositerò una denuncia per calunnia e una querela per diffamazione contro i pennivendoli dell’Espresso, a seguire risarcimento danni morali - scrive Nardulli - Abbiamo prove testimoniali e video, alcune delle quali già rese note, che testimoniano che non c’è stata alcuna violenza". Nardulli ha anche pubblicato sulla sua pagina Facebook un video che riprende l'acceso confronto tra i militanti di estrema destra e il giornalista. "Questo è il video che smentisce l'aggressione ai pennivendoli dell'Espresso, la polizia è in forze e non vi è nessuna violenza da parte nostra se non quella di farci vedere il resoconto filmato contro la nostra volontà nel rispetto della privacy - scrive sul social Nardulli - In secondo tempo quello di spiegarci cosa ci faceva sul suo telefonino la foto di una bambina di 6 anni nipote di un nostro Camerata, fatto molto increscioso che il pennivendolo e la polizia ci dovranno dare spiegazioni".

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