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Insultata sui social, Annalisa Minetti risponde

10 gennaio 2019 | 13.54
LETTURA: 5 minuti

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Da anni sono abituata a sentirmi dire di non vivere e di tutta risposta io vivo e vivrò sempre di più". Annalisa Minetti ha deciso di replicare con un post su Instagram agli attacchi ricevuti sui social. Qualche giorno fa aveva pubblicato una foto con sua figlia per festeggiare un 27 preso a un esame "con la mia fan #1", aveva scritto. In molti le hanno risposto facendole i complimenti per la sua carriera, per la sua forza, per la gioia di vivere che nonostante la sua malattia dimostra e trasmette. Non sono mancati però gli attacchi.

"Certo cieca... non avrei messo al mondo un secondo figlio...", si legge in un post. E in un altro: "Io non avrei messo al mondo degli figli che non potrei mai vedere... credo che avrà una stregua di persone che l'aiutano...". "Lei può - è la replica a quest'ultimo commento - molti comuni mortali certo non hanno le sue possibilità...". Concorrente di Miss Italia nel 1997, cantante (ha vinto Sanremo nel 1998 con 'Senza te o con te' e si è classificata seconda nel 2005 insieme a Toto Cotugno con 'Come noi nessuno al mondo') e atleta paralimpica (bronzo alle Paralimpiadi di Londra nei 1500 mt), Minetti è affetta da retinite pigmentosa.

"Volevo rassicurare tutti sul fatto che io stia bene, che le parole di queste persone ignoranti e infelici non mi toccano - ha scritto ancora l'artista - Da anni sono abituata a sentirmi dire di non vivere e di tutta risposta io vivo e vivrò sempre di più. Cresco i miei figli come donna realizzata nella vita e nel lavoro; non sacrificando mai un dentino, una recita, una prima pappa nonostante questo mi costi fatica e a volta piango da sola di notte chiusa in bagno per la stanchezza".

"Perché si, spesso per me è tutto molto più difficile, ma nonostante questo, e nonostante la vostra ignoranza - sottolinea Minetti mamma di due bambini, Elèna e Fabio - io vivo cercando di essere all’altezza dei miei sogni e di quelli dei miei figli. Ho un uomo splendido accanto e la nostra casa è piena di sorrisi". "Le persone che mi aiutano sono quelle che mi amano, non lo stuolo di collaboratori che avete millantato - precisa nel suo post - Purtroppo per chi mi augura di restare chiusa in casa, mi vedrete presto in nuove sfide per la musica e per lo sport. E continuerò a condividere la felicità di crescere i miei figli con le tante persone che mi seguono e che sono nel mio cuore".

Nel suo ultimo post Minetti ringrazia poi "@iacopomelio perché ha deciso di rispondere a quei pochi ignoranti che hanno giudicato la mia vita, il mio ruolo di madre e la mia natura di donna - si legge - Ringrazio Iacopo non solo per le belle parole spese per me ma sopratutto perché grazie a lui sono sommersa, da ieri sera, da messaggi di solidarietà". Iacopo Melio, 25enne autore del libro 'Faccio salti altissimi', volto noto della campagna #vorreiprendereiltreno, è costretto da una malattia genetica rara, la sindrome di Escobar, su una sedia a rotelle.

"Annalisa Minetti, cantante cieca, ha pubblicato su Instagram questa bella foto sulla sua pagina. Quelli che ho pubblicato sono solo un piccolo esempio dei commenti 'ignoranti' che ha ricevuto... - scrive Melio su Facebook - Vi prego, di prima mattina, scrivetemi qualcosa di bello e positivo, perché quando leggo queste robe mi passa quasi la voglia di combattere per distruggere i pregiudizi e l’ignoranza che la società dimostra verso la disabilità. Ma davvero si lotta e si resiste per questa gente qui? Boh, non so, provo solo tanta amarezza". E su Instagram risponde direttamente: "Leggendo i vostri commenti capisco meglio perché ci sono ancora degli str**zi che parcheggiano nei posti riservati ai disabili senza averne diritto (o con il tagliando del nonno morto), o che fingono di esserlo con la compiacenza di alcuni medici per riscuotere la pensione, o che si lamentano perché al loro posto è stata assunto uno della 'categoria protetta' (magari più capace di loro, ma automaticamente idiota perché handicappato), o che al mare lanciano occhiate morbose perché hanno avvistato qualcuno di 'anormale'... Perché siete così ignoranti e complessati che avete bisogno di affossare tutto ciò che è diverso da voi, ma che comunque 'ce l’ha fatta' (e magari è più felice di voi) per sentirvi migliori... Siete solo delle 'persone' piccole".

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