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Mafia Capitale, Alemanno: "Carminati? Mai conosciuto"

14 gennaio 2019 | 17.01
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(Fotogramma)
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"Massimo Carminati non l’ho mai conosciuto mentre Salvatore Buzzi mi fu presentato in carcere nell'ultimo mese di detenzione, nell'ottobre del 1982, quando fui arrestato per detenzione di materiale esplodente". Lo ha detto Gianni Alemanno sottoposto oggi a esame in tribunale a Roma nell’ambito del filone del processo di Mafia Capitale che lo vede imputato per corruzione e finanziamento illecito.

"Buzzi lo rividi per la prima volta da sindaco il 2 agosto del 2010 quando lui era capo delegazione della Lega delle Cooperative nell'ambito di alcune proteste che il coordinamento delle cooperative sollevava contro la mia amministrazione. Buzzi esordì chiedendomi 'Ti ricordi di me?'. Poi ci furono altri incontri fino al 2014 e il nostro divenne quasi un rapporto di amicizia, cordiale dal punto di vista umano".

"Salvatore Buzzi era per me il portavoce e leader di tutte le cooperative, e da tempo la Legacoop cercava di smarcarsi dalla propria storia di sinistra. Nella fase finale del mio mandato da sindaco mi sono ritrovato sotto un durissimo attacco da parte dell’opposizione, a causa della vicenda ‘parentopoli’ e anche per la nevicata che colpì la Capitale, quindi mi serviva avere una sponda a sinistra". 

"Io stesso nel mio percorso politico ero considerato leader della destra sociale - ha aggiunto l’ex sindaco di Roma rispondendo alle domande del pm Luca Tescaroli - ho sempre promosso l’idea di andare oltre il concetto di destra e sinistra, specie in campo sociale, che è un po’ quello che propugnano oggi i populisti e i sovranisti".

Quanto infine a Massimo Carminati, Alemanno ha ribadito di non averlo mai conosciuto "e se avessi saputo che avrebbe messo mano al campo nomadi di Castel Romano avrei espresso subito la mia contrarietà".

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