"Siamo al 4° giorno in alto mare dal soccorso delle 47 persone. Nessuno Stato ha risposto alla richiesta di un porto sicuro". E' quanto denuncia su Twitter la Ong Sea Watch Italy, che nei giorni scorsi ha soccorso un gruppo di persone a bordo di un barcone alla deriva nel Mediterraneo.
"Mentre centinaia di persone annegano nel Mediterraneo, l'Europa impedisce all'ultima nave civile rimasta di tornare subito dove serve", sottolinea l'organizzazione. In un altro tweet Sea Watch rileva: "Abbiamo avuto 170 morti in 2 giorni e ora stiamo assistendo a una violazione gravissima, a un respingimento imposto dalle autorità con persone il cui stato di salute non interessa a nessuno. E' un problema enorme che scompaia completamente l'elemento umano".
SALVINI - "C'è l'ennesima nave di Ong, la Sea Watch, che vorrebbe arrivare in un porto italiano. Buono sì, ma fesso no. Dico 'no', 'niet', 'nisba' agli scafisti e agli amici degli scafisti" dice il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini, in diretta Facebook, ribadendo la posizione sulla chiusura dei porti italiani.