Notti gelide e neve sull'Italia. A causa del flusso di aria fredda che dal Nord Europa sta lentamente interessando il nostro Paese, sono diverse le Regioni del Centro-Nord a imbiancarsi. Neve è stata segnalata sulle pianure venete, Emilia-Romagna - localmente sulle coste tra Rimini e Riccione ma senza accumulo - zone interne delle Toscana, con fiocchi anche a Firenze; e poi Umbria, Marche, Lazio (dai 300 metri) e Abruzzo. Nevicate hanno interessato anche le colline liguri, fanno sapere gli esperti de 'IlMeteo.it'.
"L'ulteriore ingresso di aria fredda in quota dalla Valle del Rodano continuerà ad accentuare l'instabilità: sta nevicando sulle Regioni centrali fino in pianura" e gli accumuli, nelle prossime ore, "saranno compresi tra 5 e 9 cm. Neve più abbondante invece sulle colline oltre i 300 metri nell'hinterland toscano, umbro e laziale", si legge.
NEVE - Fiocchi al piano anche su Toscana, Marche e da mercoledì pomeriggio nevicate (moderate) su Piemonte (Torino, Cuneo e Asti tra i 4 e i 6 cm), Triveneto ed Emilia-Romagna. Atteso un nuovo peggioramento "con l'arrivo di fenomeni nevosi in pianura anche sulla Lombardia e ancora su Piemonte ed Emilia Romagna", con accumuli superiori a 10 cm. "Sulle altre Regioni fenomeni nevosi a partire dai 300 metri. Da segnalare la possibilità di bufere, proprio a causa dei venti di Burrasca".
Parziale miglioramento al Nord-Ovest mentre "continuerà a nevicare su Emilia Romagna, Toscana e Liguria con fiocchi fin verso le coste. Da domenica nuovo carico nevoso in pianura in arrivo al Centro-Nord".
VENTO - Anche la Protezione civile fa sapere che, per il nuovo impulso perturbato di origine Nord Atlantica, sulle Regioni settentrionali, specialmente di ponente, e su quelle del Centro, "le precipitazioni saranno a prevalente carattere nevoso al nord e i venti, in progressiva intensificazione, saranno particolarmente forti su Liguria e Sardegna".
"Nevicate da sparse a diffuse a quote al di sopra di 200 metri e con sconfinamenti sino in pianura su Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, in estensione al Veneto, con apporti al suolo da deboli a moderati - ricorda la Protezione Civile - fino a localmente abbondanti su Piemonte meridionale, Liguria ed Emilia-Romagna".