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Chi è Tony, fermato per l'omicidio del bimbo a Napoli

28 gennaio 2019 | 13.03
LETTURA: 3 minuti

(foto da Facebook/Tony Essobti)
(foto da Facebook/Tony Essobti)

Indossa spesso gli occhiali da sole nelle foto che appaiono sul suo profilo Facebook. Come quella in cui guarda in camera e sorride tenendo in braccio un bambino. Tony Essobdi Bedr è il 24enne fermato con l'accusa di aver ucciso il bimbo di 7 anni della compagna e di aver picchiato la sorellina di 8 a Cardito, in provincia di Napoli. L'uomo, fermato per omicidio volontario, avrebbe picchiato con la scopa il piccolo, anche alla testa, tanto forte da massacrarlo. In giornata il 24enne dovrebbe essere portato in carcere, in attesa dell'udienza di convalida del fermo davanti al gip.

CHI E' - Ambulante di professione, Tony è nato in Italia da padre tunisino e madre italiana. "Vivo la vita come se fossi l'ultimo giorno... Carpe Diem" si legge sul profilo Fb del 24enne, dove appare in numerosi selfie. E ancora: "Sono orgoglioso di essere un ottimo padre presente...sono orgoglioso e non ho niente da dimostrare a chi non mi stima". Tony proviene da una famiglia del Marocco complicata ed era stato tolto anni fa alla mamma che aveva problemi di alcolismo. "Non c'erano avvisaglie - ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo - la famiglia di lui è bene integrata nel nostro territorio e mai avremmo potuto immaginare che arrivasse a compiere un gesto simile".

Ieri, durante l'interrogatorio, Tony ha respinto le accuse parlando di incidente domestico che avrebbe coinvolto entrambi i bambini. Ma in ospedale - dove è ricoverata per un trauma cranio-facciale e contusioni multiple da percosse in più parti del corpo - la bimba di 8anni ha raccontato una storia diversa. Sarebbe stato Tony ad accanirsi contro di lei e il fratellino con una scopa, a più riprese e non in un unico momento di follia, tra sabato notte e domenica mattina, per poi uscire di casa e fare ritorno più tardi. La madre, invece, una 30enne di Cardito, avrebbe spiegato agli inquirenti di non essere presente al momento delle aggressioni.

I vicini di casa della famiglia, allertati dalle grida che provenivano dall'appartamento, avevano chiamato il 112. La pattuglia che è arrivata ha assistito a uno spettacolo terrificante: il corpo del bimbo riverso sul divano, la sorella di un anno più grande quasi irriconoscibile per le percosse subite e un minore di 4 anni, presente in casa e fortunatamente illeso. Il bambino deceduto e la sorellina ferita sarebbero figli di un altro uomo, mentre il minore di 4 anni sarebbe figlio del 24enne.

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