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Sea Watch a Catania

31 gennaio 2019 | 10.13
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E' finita l'odissea della Sea Watch 3, arrivata nel porto di Catania (VIDEO 1 - 2). La nave è partita intorno alle 5.30 dalla rada di Siracusa, dopo essere rimasta per 12 giorni alla fonda ed essere stata autorizzata ad andare al porto del capoluogo etneo per lo sbarco dei 47 migranti (32 adulti e 15 minori) a bordo che, a bordo di un pullman, si sono recati all'hotspot di Messina per essere accolti in attesa delle operazioni di identificazione e di trasferimento nei Paesi che li ospiteranno.

Sulla nave ormeggiata al molo di levante, i migranti e i membri dell'equipaggio si sono abbracciati, festeggiando l'arrivo, prima di sbarcare. Sulla banchina un centinaio di membri delle forze dell'ordine tra carabinieri, polizia e guardia di finanza. Sul posto anche la Croce Rossa. Le operazioni di sbarco sono iniziate dopo l'arrivo dei responsabili dell'Ufficio Sanità marittima e della polizia giudiziaria.

GLI APPLAUSI - Un abbraccio e applausi da parte dell'equipaggio per ogni migrante che scendeva: questo il saluto dei componenti dell'imbarcazione dell'Ong per i 47 migranti che hanno lasciato l'imbarcazione. Emozione sui volti dei naufraghi, soprattutto dei più piccoli: ad ognuno è stato consegnato dai volontari della Croce Rossa un sacchetto contenente viveri e una tuta.

PAURA PER I MINORI - Uno scoppio, poi un altro. E un altro ancora. I tradizionali fuochi d’artificio a Catania, in vista della Festa di Sant’Agata, santa patrona della città. Ma alcuni dei ragazzini, di minore età, quindici in tutto, appena scesi dalla nave, durante le operazioni di identificazione, si sono gettati a terra spaventati perché convinti che fossero esplosioni o bombe. Proprio come accadeva in Libia. O nei loro paesi di origine. Poi i mediatori culturali gli hanno spiegato che non si trattava di esplosioni o di guerre in corso, ma solo di fuochi d’artificio in onore della santa patrona, e solo allora si sono calmati e la situazione è tornata alla normalità. A raccontarlo all’Adnkronos sono stati proprio alcuni dei mediatori che hanno accolto i quindici minorenni, il più piccolo dei quali ha appena 14 anni. Durante le procedure di identificazione sono stati esplosi dei fuochi d’artificio alla vigilia dei festeggiamenti, molto sentiti, della patrona. Ma i ragazzini erano convinti che fossero esplosioni e hanno chiesto ai loro interlocutori che cosa stesse succedendo. O se fossero esplosioni. Poi quando è stato spiegato loro che erano solo fuochi d’artificio per la festa di Sant’Agata, la tensione si è sciolta e hanno sorriso. I quindici minori non accompagnati sono stati portati in una struttura specializzata per l’accoglienza dei minori.

NESSUN SEQUESTRO - Per il momento, nessun sequestro è previsto per la nave, secondo quanto si apprende da fonti investigative del capoluogo etneo.

FINANZA A BORDO - Hanno atteso la fine dello sbarco dei migranti per salire sull'imbarcazione. Una decina di finanzieri e poliziotti hanno raggiunto la nave per parlare con l'equipaggio rimasto a bordo. Si tratta di "indagini di routine" disposte dalla Procura di Catania secondo "un protocollo consolidato nel tempo", come spiegano gli inquirenti. Sulle operazioni di salvataggio dei 47 migranti sono stati sentiti il capitano e l'equipaggio della Sea Watch. "Siamo costretti a rimanere a #Catania per la notte. Il cambio equipaggio previsto per oggi ci è stato negato" scrive intanto Sea-Watch Italy su Twitter, sottolineando che "a bordo le richieste di informazioni da parte della polizia continuano. Nel frattempo il #Mediterraneo rimane senza navi civili di soccorso".

IL GUASTO - L'arrivo, previsto in un primo momento mercoledì sera, è stato ritardato a causa di un guasto meccanico. La nave dell'Ong battente bandiera olandese, rimasta bloccata una settimana in attesa di un accordo Ue sulla destinazione, è stata scortata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

SINDACO CATANIA - "Era giusto che questa situazione si chiudesse, ora gli organi della magistratura farà le sue valutazioni del caso" ha detto il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che non ha lesinato critiche all'Olanda che "ha avuto un atteggiamento pilatesco".

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