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Sea Watch è a Catania

31 gennaio 2019 | 07.05
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(AFP)
(AFP)

E' partita poco prima delle sei dalla rada di Siracusa, dove da sei giorni si trovava alla fonda, la nave Sea Watch 3, arrivata poco dopo le 10 a Catania (VIDEO 1 - 2 - 3). L'imbarcazione, con i 47 migranti a bordo tra cui 15 minori, è stata scortata da motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza.

La partenza era prevista mercoledì sera, dopo lo sblocco politico della situazione, ma un guasto meccanico al verricello dell'ancora ha costretto l'equipaggio a rinviare la partenza. Il guasto è stato sistemato solo verso le due di notte, con l'aiuto di alcuni uomini della Guardia Costiera saliti a bordo. Per i migranti minori prevista la sistemazione in centri di accoglienza per minori, mentre per i maggiorenni la destinazione è l'hotspot di Messina.Sono 15 i minori non accompagnati a bordo della nave: tutti tra i 14 e i 17 anni. Il Tribunale dei minori di Catania ha nominato i tutori, come prevede la legge. Il più piccolo, Mamadou ha 14 anni e mezzo.

E ORA? - "Se sequestrare la nave Sea Watch 3 all'arrivo al porto di Catania serve per accertare eventuali responsabilità, non ci trovo nulla di male". Lo ha detto all'AdnKronos Fabio Cantarella, assessore leghista del Comune di Catania, parlando dell'eventuale sequestro da più parti ventilato. "E' giusto che si facciano le indagini e si ricostruisca l'intera vicenda. E poi, aprire un'indagine non vuole dire che ci siano dei colpevoli. Se qualcuno ha commesso degli errori è giusto che vengano contestati. Mi fa piacere che ci sia una Procura che è attentissima e che cerca di fare chiarezza. Se qualcuno ha sbagliato, paghi".

SEQUESTRO - "Se il sequestro è propedeutico alla verifica del caso - dice - allora è giusto, lo dico da avvocato. D'altro canto, quando c'è un incidente, la prima cosa che si fa è sequestrare il mezzo. E' un atto necessario". E poi ricorda che questa "Procura non lascia andare le cose", salvo poi ribadire che "il sequestro eventuale non significa che ci sono responsabilità, ma è giusto fare chiarezza".

LA PROCURA - "E' giusto però che la Procura di Zuccaro, che ha dimostrato di esser attenta, ricostruisca quanto avvenuto - dice Cantarella - Questo è un tema che sta molto a cuore non solo ai siciliani ma agli italiani tutti. Ci sono stati tanti scontri, è giusto che si capisca perché la nave è arrivata fino a Siracusa. Questa è una Procura che vuole fare chiarezza". E ribadisce che "politicamente certamente qualcuno ha commesso degli errori, perché c'è una Ong che ha una bandiera della nave e una sede dell'associazione in un altro Paese. L'Unione europea deve essere pronta ad affrontare le emergenze come queste".

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