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Luxuria alla juta dei femminielli: "Basta con questo clima di odio"

02 febbraio 2019 | 08.01
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Immagine d'archivio (Fotogramma)
Immagine d'archivio (Fotogramma)

Vladimir Luxuria, ex parlamentare, attivista, scrittrice, attrice, prima parlamentare transgender di uno Stato Europeo, parla subito dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria che le ha conferito il comune di Ospedaletto d’Alpinolo, piccolo paese in provincia di Avellino, situato ai piedi del monte Partenio, dove sorge il Santuario di Montevergine, luogo di culto che richiama migliaia di fedeli e dove il due febbraio di ogni anno si venera 'Mamma Schiavona' con una tradizionale processione della Candelora, la cosiddetta juta dei femminielli (termine del napoletano che indica il maschio omosessuale con espressività marcatamente femminile) a Montevergine. "Non avrei mai pensato in vita mia di poter ricevere una cittadinanza onoraria - ha detto all’Adnkronos - Incontrare gli occhi di Mamma Schiavona per me ha un significato grandissimo". 

Mentre ancora continuano le polemiche per la partecipazione di Luxuria alla trasmissione Rai 'Alla Lavagna', e fa ancora discutere il titolo del giornale Libero ('Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay'), da Ospedaletto l’ex parlamentare lancia un messaggio di pace: "E' stata una settimana difficile. Sono molto provata, ma l’arrivo di questa cittadinanza rischiara l’oscurantismo e barbarie di un’attualità che parla di un'Italia in cui, è sotto gli occhi di tutti, si sta pericolosamente tornando a respirare un clima di odio e intolleranza diffusa. Sono 18 anni che cerco di dare il mio contributo a questo evento e mi auguro che la luce delle candele della Candelora effondano spiritualità e amore in questi momenti di pericoloso odio". Luxuria, che si abbraccia a Marcello Colasurdo, cantore dei gruppi transgender, racconta l'inizio della sua 'pratica', 18 anni fa, a Montevergine: "Ero al teatro Augusteo a Napoli e leggevo sulla stampa locale di questo magnifico rito e da allora non mi son persa nemmeno un'edizione". 

La tradizionale processione della Candelora, la cosiddetta juta dei femminielli a Montevergine, onora 'Mamma Schiavona che tutto perdona': la juta di oggi segue la tradizionale Festa di Montevergine, un rito tra sacro e profano che si tiene a settembre, un grande momento di preghiera, di sacrificio e pentimento. Si narra che nel 1256 la Madonna, commossa dall’amore di due omosessuali, incatenati per punizione sul Monte Partenio e condannati a morire di freddo o sbranati dai lupi, li salvò riscaldandoli con la sua luce. Secondo una tradizione la 'Candelora' è la festa che chiude il periodo natalizio, seconda un’altra credenza popolare è la giornata con la quale si può dire superato l’inverno. E, dunque, tutti pronti per salire a Montevergine, dove davanti al Santuario si balla e si canta per onorare Mamma Schiavona. A guidare i gruppi provenienti da ogni parte della regione ci sarà naturalmente Vladimir Luxuria. 

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