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L'Italia dell''antitutto' nel nuovo Zingarelli

15 febbraio 2019 | 11.52
LETTURA: 5 minuti

Tra i neologismi 'antivaccinista', 'analfabetismo funzionale', 'credito deteriorato'

L'Italia dell''antitutto' nel nuovo Zingarelli

di Paolo Martini

"Antivaccinista", "no vax", "buare" e "antibufale", "fake news": l'Italia del'"antitutto" entra nello Zingarelli 2019. Le nuove voci con cui il più diffuso vocabolario della lingua italiana si aggiorna annualmente non sono solo forme di espressione, modi di dire e sinonimi che arricchiscono il nostro lessico ma rappresentano il contesto sociale e culturale da cui provengono. Così i neologismi accolti nell'edizione 2019 disegnano un Paese scettico, affetto da "malpancismo", incline alla polemica, spesso "contro" e "antagonista a prescindere". Sintesi di questo stato - informa l'AdnKronos - è "antitutto" che lo Zingarelli riporta come "chi si oppone sistematicamente a ogni iniziativa o proposta". Ed è una delle 1.000 nuove voci e significati entrati nella nuova edizione del celebre vocabolario edito da Zanichelli (in totale oltre 145mila voci, 380mila significati).

Specchio dei tempi pieni di "anti" come "antivaccinista" o "no vax" ("che (o chi) è contrario alla vaccinazione obbligatoria"), passato dal dibattito politico e sociale alle pagine del vocabolario che parla di un Paese in cui si è sempre pronti a "buare" ("disapprovare un artista, uno spettacolo, ecc. mediante ripetuti 'buu'"). Dove per contrastare la diffusione delle "fake news", bisogna mettere in atto misure "antibufale". E così l'"allertatore" è sempre attivo ("chi segnala qualcosa di anomalo o di preoccupante"). Il dizionario Zingarelli 2019 racconta attraverso le sue nuove voci l'Italia dell'"analfabetismo funzionale" ("condizione di chi, pur non essendo analfabeta, non è in grado di comprendere o redigere un testo minimamente complesso"); del "credito deteriorato" ("quando il debitore è in una situazione di permanente difficoltà nell'onorare il debito"); della paura dei "radicalizzati" ("che (o chi) ha assunto posizioni più radicali e in particolare si è avvicinato a quelle dell'estremismo islamico"). Al tempo stesso, l'Italia è il Paese dove aumentano gli "elusori" ("chi riduce o elimina il carico tributario mediante comportamento giuridicamente lecito"), il "badantato" ("servizio di assistenza svolto da badanti"); dove si discute della "flat tax" e si ostenta il "muscolarismo" ("esibizione di forza muscolare (figurato), ostentazione di energia o, talora, di aggressività").

Nello Zingarelli 2019 entrano voci che con un sarcasmo involontario descrivono la società che li ha creati: quella del "salottismo" ("il fenomeno delle riunioni nei salotti mondani, la frequentazione di tali salotti") e dei "vipparoli" ("frequentatore o esponente del mondo, dell'ambiente dei vip") pieni di "figaggine" ("nel gergo giovanile, caratteristica di chi (o di ciò che) piace, si fa ammirare, è alla moda"). In cui si punta a modelli "aspirazionali" ("detto di chi aspira a livelli di vita e di consumo più elevati") e dove si è "iperconnessi" ("di persona che fa ampio o eccessivo uso di dispositivi digitali connessi alle reti telematiche"). Nei contesti sociali in forte movimento si diffonde l'abitudine a "spoilerare" ("anticipare alcuni particolari della trama di un film, di un romanzo, ecc. rovinando l'effetto sorpresa") e quella peggiore di "stalkerare" ("molestare insistentemente qualcuno sottoponendolo a stalking"). E' la società in cui convivono fianco a fianco "tecnoscettici" e "tecnoentusiasti".

LE NUOVE PAROLE SPORTIVE - Potere mediatico del calcio: dopo solo due anni dalla sua introduzione la "Var" - ("sigla di V(ideo) A(ssistant) R(eferee)" - ovvero la tecnologia che consente all'arbitro di rivedere un'azione al replay, nel corso della partita, è entrata nell'immaginario collettivo. E come tale ormai fa parte del linguaggio comune. Così lo Zingarelli 2019 l'ha accolta nella nuova edizione del vocabolario certificandola quale nuova parola della lingua italiana. Insieme a "Var" un'altra voce del calcio entrata nel nuovo dizionario è "triplete", la vittoria ottenuta da una squadra, nel corso dello stesso anno sportivo, nelle tre competizioni principali, cioè nel campionato, nella coppa nazionale e nella Champions League. "Tuttocampista" invece nel linguaggio del giornalismo sportivo è il calciatore in grado di coprire con profitto ogni ruolo nelle varie zone del campo. Molte le voci prese dal basket registrate nello Zingarelli 2019: "lay up" nella pallacanestro, tiro effettuato con una mano a breve distanza dal canestro dopo un'avanzata in palleggio; "imbucata", nel calcio e nel basket, passaggio che ha lo scopo di smarcare un compagno tagliando la difesa avversaria; "pick and roll", l'azione a due nella quale un giocatore viene liberato dal blocco di un compagno, al quale poi passa la palla permettendogli di andare a tiro; "pitturato", nella pallacanestro, area di forma rettangolare sotto il canestro, colorata in modo da risaltare rispetto al resto del campo, nella quale un giocatore in attacco non può rimanere più di tre secondi.

I CRITERI PER ENTRARE NELLO ZINGARELLI - Ogni anno lo Zingarelli ci racconta un pezzo di Italia, attraverso le voci che annualmente vengono accolte, ma non tutte. L'ingresso nel Vocabolario della Lingua Italiana edito da Zanichelli avviene solo dopo un attento e lungo monitoraggio delle voci. I criteri sono: durata, frequenza e qualità". Lo spiega la casa editrice bolognese che ha affidato il costante lavoro di monitoraggio dei neologismi al lessicografo Mario Cannella che, con Beata Lazzarini, cura l'aggiornamento annuale del diffuso dizionario. La durata prende in considerazione "da quanti anni è presente una parola". Con frequenza si intende "la diffusione e l'uso di una parola, accertabile oggi con precisione grazie agli strumenti elettronici". Infine la qualità: "Esiste un peso culturale di una parola che le macchine non riconoscono. In questo senso il criterio diventa l'uso delle persone colte e la presenza in dibattiti importanti". Detto altrimenti, precisano i lessicografi, ci sono parole sconosciute alla maggioranza delle persone, ma tuttavia di grande interesse per chiunque (provenienti dalla filosofia, teologia, linguistica ecc.). Ci sono invece tantissimi vocaboli strettamente tecnici (relativi a medicina, ingegneria ecc.) che non interessano se non pochi studiosi di tali materie. "Se tutte le voci dovessero entrare nel vocabolario ci vorrebbero decine di volumi per contenerli".

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