''Che c'hai ferro?'', ''Me lo vuoi dare a me il frigorifero?''. E' sabato pomeriggio e la fila all'isola ecologica Ama Laurentina a Roma è lunga. Ci vuole un'oretta prima di riuscire a varcare il cancello per liberarsi di vecchi elettrodomestici, mobili rotti, solventi o vernici.
Mentre si aspetta il proprio turno, alcuni nomadi passano tra le macchine chiedendo se tra le cose da buttare c'è del ferro o se comunque si vuole lasciare a loro quel tavolo o quel letto. C'è chi, stanco di stare in fila apre il furgone e gli lascia ciò che aveva deciso di portare in discarica. Il tutto avviene accanto al cancello di entrata, dove sembra sia stata allestita una sorta di discarica parallela: alla sinistra del cancello dell'isola Ama c'è un via vai di rom che portano dentro roba.
Non è possibile vedere cosa ci sia, se davvero ci sia un altro deposito di rifiuti ingombranti.