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'Favori in cambio di voti', arrestato ex deputato Pd Ruggirello

05 marzo 2019 | 08.03
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(Immagine di repertorio)
(Immagine di repertorio)

Maxi blitz antimafia nel trapanese dove i Carabinieri hanno arrestato 25 persone, tra cui l'ex deputato regionale siciliano del Pd Paolo Ruggirello. L'accusa è di associazione mafiosa, scambio elettorale politico mafioso, estorsione, danneggiamento e altro.

"Promesse di posti di lavoro in cambio di voti", sia per le Regionali del 2017 che per le Politiche del 2018, in cui però è stato sconfitto, è una delle accuse a carico di Ruggirello. Secondo gli inquirenti, l'ex deputato 53enne avrebbe partecipato a "riunioni riservate" anche con persone ritenute vicine al boss Matteo Messina Denaro. Ruggirello secondo gli inquirenti avrebbe "preso parte a Cosa Nostra, quale politico destinatario delle preferenze elettorali fatte confluire da esponenti dell'associazione nel corso di varie consultazioni elettorali", fornendo "un concreto e specifico contributo per garantire gli interessi del sodalizio mafioso, cui metteva a disposizione - per il tramite di singoli affiliati, con i quali intratteneva rapporti continuativi ed ai quali si rivolgeva anche per questioni personali - l'influenza e il potere derivanti anche dalla sua posizione di deputato regionale dell'Assemblea Regionale Siciliana".

Con un passato nel centrodestra, nel 2015 Ruggirello è entrato nel Pd. "L'amore della mia famiglia per il nostro territorio affonda le radici nel tempo. Abbiamo sempre creduto nel valore del lavoro e nelle potenzialità di questa terra. L'abbiamo fatto a volte anche con coraggio, ma sempre nella certezza di costruire qualcosa di importante e duraturo", diceva un anno fa quando si candidò alle Politiche con i dem ma non fu eletto. "La mia terra e la mia gente. Sono questi i motori del mio percorso politico da cui ho tratto sempre grandi stimoli e anche una buona dose di coraggio per affrontare nuove sfide - diceva ancora - Dopo aver prestato servizio come dirigente d'azienda, mi sono buttato a capofitto in questa meravigliosa avventura che mi ha regalato tante soddisfazioni. Ci sono riuscito grazie al supporto dei miei elettori che ho cercato di rappresentare col massimo impegno, portandone avanti le istanze nei palazzi della politica, e mantenendo con loro un costante filo diretto".

E ancora, Ruggirello "garantiva piena disponibilità per tutelare gli interessi della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, anche relativi a futuri finanziamenti pubblici, attraverso accordi raggiunti con Michele Accomando, appartenente alla famiglia". Secondo il gip, che ha firmato la misura cautelare, "prometteva di interessarsi per far assumere a tempo indeterminato, presso l'Azienda Ospedaliera Sant'Antonio Abate di Trapani, Margherita Buracci, figlia di Giovanni Buracci, appartenente alla famiglia mafiosa di Campobello di Mazara". Non solo, secondo il gip, Ruggirello "esercitava pressioni politiche per far sì che Calogero Giambalvo, nipote dell'associato mafioso Vincenzo La Cascia, subentrasse come consigliere comunale a Castelvetrano, quale primo dei non eletti, e prometteva allo stesso Giambalvo opportunità di lavoro all'interno del Parco archeologico di Selinunte". E avrebbe anche accettato "quale referente provinciale del movimento politico ''Articolo 4'', l'inserimento nella lista del movimento di una candidata, Daria Razziano, indicata espressamente da Filippo Sammartano, esponente della famiglia mafiosa di Campobello di Mazara".

E' in corso anche il sequestro di beni di società e altri esercizi commerciali per un valore di oltre 10 milioni di euro nell'ambito dell'operazione 'Scrigno'. Sigilli anche al Grand Hotel Florio di Favignana.

IL PROCURATORE - Per il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, Ruggirello avrebbe "rappresentato il ponte tra la mafia e le istituzioni, al punto tale da avere offerto somme di denaro per ottenere aiuto per le elezioni 2017". "Fatta salva la sua presunzione di innocenza", tiene a sottolineare Lo Voi, che continua: "Il Gip lo ha ritenuto un vero e proprio referente politico dell’organizzazione mafiosa, aiutato nel suo percorso elettorale fin dal 2008. Un cambio promesse di incarichi e promesse di posti di lavoro".

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