La polizia ha arrestato un militare su mandato del Tribunale di Cuneo. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo si sarebbe reso responsabile di ripetute violenze sessuali a carico di una ragazzina di appena 13 anni nonché della divulgazione di materiale pedopornografico nei principali social network. L'uomo, insospettabile trentenne, sposato e con famiglia, secondo la ricostruzione della squadra mobile di Cuneo, avrebbe abusato ripetutamente della ragazzina costringendola a subire molteplici rapporti sessuali.
"L’Esercito, esprimendo profondo sdegno e condanna, ha immediatamente sospeso, già dallo scorso mese di dicembre, il graduato dal servizio e da ogni iter concorsuale a cui lo stesso aveva aderito". Lo riferisce in una nota l'Esercito. "Laddove le accuse fossero confermate - si spiega - si tratta di un comportamento indegno, inaccettabile e immorale, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l’uniforme e rappresentano lo Stato. Confermando totale condanna e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti, l’Esercito esprime la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inammissibili condotte. Tali soggetti non sono degni di indossare l’uniforme".
"Tale avvenimento - sottolinea la nota- lede fortemente la dignità e l’onore di tutto il personale dell’Esercito che, invece, con profonda integrità, professionalità e spirito di sacrificio, quotidianamente svolge il proprio dovere, in Italia e all’estero, anche a rischio della propria vita".