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Terrorismo: 'Anni di piombo', bene richiesta estradizione Casimirri, trovare latitanti

14 marzo 2019 | 15.30
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Perruggini, 'non consentire loro di fuggire ancora'

(Potito Perruggini)
(Potito Perruggini)

La richiesta di estradizione in Italia di Alessio Casimirri da parte del Parlamento Europeo "è una bella notizia in vista della ricorrenza dell’anniversario dell'agguato di via Fani". Così all'Adnkronos Potito Perruggini, nipote di Giuseppe Ciotta, brigadiere di Polizia ucciso nel 1977 dai terroristi rossi e presidente dell'Associazione 'Anni di piombo', commenta la richiesta europea riguardante il brigatista, condannato in Italia in via definitiva a sei ergastoli per il sequestro di Aldo Moro.

"È positivo che il massimo organismo della politica europea abbia votato positivamente, con una maggioranza schiacciante, la richiesta dell'Italia che non si limita a Casimirri ma si estende anche a tutti i latitanti ospiti della nostra vicina Francia", afferma Perruggini esprimendo una preoccupazione: "tutto il tempo trascorso in queste trattative burocratiche sta diventando un preavviso troppo lungo che potrebbe consentire ai terroristi interessati di fuggire". Attualmente, osserva Perruggini, "se i 14 latitanti che si trovano in Francia si recano all’aeroporto e prendono un volo qualsiasi, nessuno può evitarlo".

Ci vorrebbe "un’azione cautelare nei confronti di queste persone", spiega il presidente dell'Associazione 'Anni di piombo' che oggi pomeriggio farà un volantinaggio davanti al Senato per sensibilizzare sul tema dei latitanti del terrorismo all'estero. "Grazie a questo governo che ha capito l'urgenza di farli rientrare tutti subito. Forse -si legge sul volantino- se fossero ancora in vita anche Marco Donat Cattin e Roberto Sandalo ci racconterebbero la vera verità sulla morte di tante vittime, compresa quella di mio zio, il brigadiere Giuseppe Ciotta".

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