Avevano 10 e 14 anni. Sono precipitati da un edificio in via Quirino di Marzio, a Bologna
Questa mattina, attorno alle 10, due fratellini di 10 e 14 anni, di origini kenyote, hanno perso la vita dopo essere precipitati dall’ottavo piano di un palazzo in via Quirino di Marzio, a Bologna. Sul posto sono intervenuti polizia scientifica, squadra mobile e 118, che hanno tentato invano di rianimarli.
Sia il padre che la madre sono stati portati in Questura. Il padre, che era in casa con i figli, ha raccontato agli inquirenti che si trovava in bagno al momento della tragedia. E che ad avvisarlo circa ciò che è successo sono stati i vicini di casa. Già stamani aveva detto "è stata una tragedia". Sul suo profilo Facebook, l'uomo ha poi scritto in inglese "pregate per la mia famiglia adesso, grazie".
Nel pomeriggio gli inquirenti hanno ascoltato anche la madre dei due ragazzini, fuori casa con gli altri due figli al momento della tragedia, che avrebbe difeso il marito, parlando di un "padre amorevole". Entrambi i genitori sono stati ascoltati a lungo dagli inquirenti e al momento si trovano ancora in Questura. Le indagini per ricostruire l'accaduto sono ancora in corso.
A chiamare i soccorsi sarebbero stati i vicini, che avrebbero visto i fratellini a terra. Sul posto, oltre al pm di turno, sono giunti anche i servizi sociali del Comune e il presidente del Quartiere Vincenzo Naldi.
La dinamica dell'accaduto è ancora da chiarire e le forze dell'ordine hanno raccolto le testimonianze dei residenti. Secondo quanto riferito da un vicino di casa della famiglia, un anno fa sarebbero intervenuti i vigili del fuoco perché i due ragazzini erano stati chiusi in bagno dal padre. Secondo quanto si apprende, la famiglia - padre, madre e quattro figli - non era seguita dai servizi sociali e percepiva un sussidio economico per le famiglie numerose.