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Dissequestrata nave 'Mare Jonio'

27 marzo 2019 | 17.06
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Casarini: "Noi andiamo avanti a testa alta"

(AdnKronos)
(AdnKronos)

La Procura di Agrigento, come apprende l'AdnKronos, ha disposto il dissequestro della nave 'Mare Jonio' della Ong 'Mediterranea Saving Humans', sequestrata la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza dopo l'arrivo al porto di Lampedusa della imbarcazione con a bordo 49 migranti soccorsi il giorno prima nel Mediterraneo.

Il Procuratore aggiunto Salvatore Vella, che coordina l'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ha firmato il provvedimento di dissequestro dopo avere "fatto tutti gli accertamenti necessari per i reati ipotizzati", come si apprende. Subito dopo il sequestro della nave, il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva esultato: "Sequestrata la nave dei centri sociali. Ottimo. Ora in Italia c'è un governo che difende i confini e fa rispettare le leggi, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga".

Nell'ambito dell'inchiesta sono stati iscritte nel registro degli indagati due persone, il comandante della nave Pietro Marrone e il capo missione Luca Casarini. I due sono indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per il mancato rispetto dell’ordine di arrestare l’imbarcazione da parte di una nave da guerra. Marrone è già stato interrogato la scorsa settimana, per quasi sette ore, a Lampedusa; Casarini verrà invece interrogato, alla presenza del suo legale Fabio Lanfranca, martedì 2 aprile alla Procura di Agrigento.

IL LEGALE - Il dissequestro da parte della Procura "è solo un primo passo, ovviamente dimostreremo l'insussitenza delle ipotesi di delitto contestate e l'assoluta estraneità dei nostri assistiti" ha detto all'AdnKronos l'avvocato Fabio Lanfranca che, con la collega Serena Romano, difende Casarini e Marrone.

CASARINI - "Siamo contenti per il dissequestro della nave Mare Jonio, ce l'aspettavamo. Perché, come sempre abbiamo detto, siamo molto sereni e sicuri. Noi andiamo avanti a testa alta" ha poi detto all'AdnKronos Casarini. "Adesso dobbiamo riorganizzare le cose. L'inchiesta va avanti e io sarò interrogato martedì prossimo". Il dissequestro "è una buona notizia, perché Mare Jonio è di nuovo a disposizione. Noi non ci siamo mai fermati, continuiamo a occuparci di un dramma umanitario che sta accadendo a poche centinaia di km dalle nostre coste. E lo facciamo in terra oltre che in mare". Ma, al momento, la nave non tornerà nel Mediterraneo. Fino a quando, come sembra, non sarà chiarita la vicenda giudiziaria.

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