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Botte all'asilo, arresti a raffica

28 marzo 2019 | 08.34
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I fatti accaduti a Cernobbio, Roma e Pavia

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Arresti a raffica, da Nord a Sud, per diversi casi di maltrattamenti all'asilo. A Cernobbio, i carabinieri della compagnia di Como hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari di una maestra, arrestata per maltrattamenti in un asilo nido. L'ordinanza è stata emessa dal gip presso il tribunale di Como, nei confronti di una 58enne responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi aggravato, commesso in qualità di educatrice presso un asilo nido di Cernobbio. La donna è accusata di una serie di condotte violente nei confronti di bambini di età compresa tra i 3 e i 18 mesi.

Sempre in Lombardia, a Pavia, una maestra e titolare di un asilo di Varzi, in provincia di Pavia, è stata arrestata dopo le indagini della guardia di finanza per maltrattamenti sui minori ospiti della struttura. A renderlo noto le fiamme gialle, che hanno denunciato a piede libero altre due collaboratrici della donna "per abuso dei mezzi di correzione nei confronti di minori". Le indagini della gdf sono iniziate qualche mese fa, quando - raccontano - nel piccolo comune di Varzi, sono iniziate a circolare voci sempre più insistenti su "presunte condotte anomale" da parte della titolare di un asilo nido a danno dei bambini. I filmati girati all'interno della struttura sono stati determinanti e hanno documentano le ripetute violenze, di natura fisica, tra spinte, strattoni e schiaffi, e psicologica.

Le vittime sono bambini di età compresa fra 1 e 3 anni. Le prove raccolte dalla guardia di finanza hanno immediatamente indotto l'autorità giudiziaria pavese a disporre la misura della custodia cautelare domiciliare nei confronti di una 50enne, titolare della struttura, e a denunciare a piede libero due collaboratrici.

Arresti sono scattati anche a Roma, dove un maestro di una scuola materna della Capitale è stato raggiunto dal divieto di avvicinamento ai bambini e sospeso dal servizio. Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, XI Gruppo Marconi e Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, al termine delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica, hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla scuola e ai bambini vittime di violenza e la misura della sospensione dal pubblico servizio nei confronti di un insegnate di 42 anni di una scuola dell'infanzia del Municipio XI.

Gli agenti hanno accertato come 19 bambini siano stati costretti a subire, durante le lezioni, violenze fisiche e psicologiche. Le indagini sono state avviate nel dicembre 2018 a seguito della denuncia presentata da parte dei genitori di alcuni bambini di una scuola materna della zona sud-ovest della Capitale. I familiari si erano rivolti alla polizia locale del Gruppo Marconi per denunciare presunte percosse e vessazioni a cui venivano sottoposti i propri figli da parte di un insegnante, durante le lezioni.

In particolare, i bambini lamentavano vari soprusi, tanto da aver iniziato a manifestare atteggiamenti anomali nell'ambito familiare, oltre alla volontà di non frequentare più la scuola. Le indagini, svolte anche attraverso le telecamere installate all'interno della scuola, hanno consentito di accertare come diversi bambini fossero sottoposti a maltrattamenti sia di natura fisica che psicologica: schiaffi, urla, spinte e costrizioni varie, oltre a forme di punizioni umilianti.

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