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Papa: "Chi alza muri ne finirà schiavo"

06 aprile 2019 | 14.13
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"Ricca Europa e Usa vendono armi per ammazzare la gente"

(Afp)
(Afp)

Accoglienza e integrazione. Chi ha il cuore razzista si converta. Papa Francesco, incontrando docenti e studenti dell'istituto San Carlo di Milano, rispondendo alle domande nel consueto botta e risposta, affronta anche il tema dei migranti. E a quanti guardano a loro come a delinquenti, il Papa ricorda: "Anche noi ne abbiamo tanti, la mafia non è stata inventata dai nigeriani, la mafia è nostra; tutti abbiamo la possibilità di essere delinquenti. I migranti ci portano ricchezza perché l'Europa è stata fatta dai migranti". Parlando di una società multietnica, Bergoglio osserva: "Ringraziamo Dio perché il dialogo tra persone, culture, etnie è la ricchezza. Non avere paura dei migranti. I migranti siamo noi. Gesù è stato migrante". Il Pontefice mette in guardia gli studenti: "Oggi c'è la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare muri nel cuore, nella terra, per impedire questo incontro con altre culture. Chi alza un muro, finirà schiavo dentro i muri costruiti, senza orizzonti". Il Papa si appella all'accoglienza: "Cuore aperto per accogliere, se io ho il cuore razzista devo esaminare perché e convertirmi. Gli immigranti vanno ricevuti, accompagnati e integrati in un interscambio di valori. Questa è la bellezza di accogliere per diventare più ricchi di cultura, nella crescita, alzare muri non serve. Io vi dico: insegnate ai giovani a crescere nella cultura dell'incontro e a crescere con le differenze, si cresce col confronto".

Francesco ricorda che ci sono domande per le quali non ci sono risposte ma per altre serve un serio esame di coscienza. "Le domande che non hanno risposta vi faranno crescere nel senso del mistero. Crescere col perché insoddisfatto, senza risposta preconfezionata. Perché Dio sembra fare preferenze? - chiede il Papa - Ma io vi dirò un'altra cosa: le differenze le facciamo noi che siamo artefici delle differenze, di dolore, di povertà. Perché oggi nel mondo ci sono tanti bambini affamati? Perché Dio fa questa differenza? No, lo fa questo sistema economico ingiusto dove ogni giorno ci sono più o meno ricchi e tanti poveri senza nulla. Siamo noi col sistema economico ingiusto a fare la differenza e a fare sì che i bambini siano affamati". Il Pontefice torna su un aspetto che gli viene spesso attribuito: "'Papa, non sapevo che lei fosse comunista'. No, lo insegna Gesù. Chi uccide di fame i bambini sarà giudicato". E, rivolgendosi agli studenti, Bergoglio dice: "Sono sicuro che tutti voi volete la pace: 'Ma perché padre ci sono tante guerre?' Nello Yemen, nella Siria, nell'Afghanistan. Se loro non avessero le armi... ma perché fanno la guerra? Perché la ricca Europa, o l'America vende le armi per ammazzare la gente. Siamo noi dunque a fare le differenze con sistemi economici ingiusti, sia facendo armi perché altri si ammazzino. L'altro giorno ho letto sull'Osservatore Romano che ci sono nel mondo oltre 9 milioni di mine anti-uomo, sono state seminate. Ma è Dio che ha fatto quello? No!!! La mia patria, il mio Paese".

Incontrando i docenti e gli studenti dell'istituto San Carlo di Milano, il Papa usa parole forti anche per condannare senza appello il bullismo nelle aule. Fare atti di bullismo è come fare una "dichiarazione di guerra" afferma Bergoglio. "Parliamo della scuola - dice nel botta e risposta con studenti e prof, parlando a braccio - in classe quando arriva un bambino un po' forse troppo goffo chi è che organizza i bulli? E' Dio? No! Siete voi e ogni volta che fate i bulli fate con questo gesto una dichiarazione di guerra, tutti noi abbiamo dentro la tendenza a distruggere e a fare differenze".

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