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Napoli, agguato vicino a una scuola

09 aprile 2019 | 09.46
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Muore 57enne, ferito il figlio. Illeso il nipotino. I due si trovavano in auto quando sono stati raggiunti da due persone a bordo di uno scooter che hanno esploso i colpi di arma da fuoco

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Un morto e un ferito in un agguato avvenuto nel Rione Villa, periferia orientale di Napoli, dove sono rimasti coinvolti Luigi e Pasquale Mignano, padre e figlio. I due si trovavano in auto quando sono stati raggiunti da due persone a bordo di uno scooter che hanno esploso i colpi di arma da fuoco. Luigi Mignano, 57 anni, con precedenti di polizia, è morto, mentre il figlio Pasquale, 32 anni, è stato ferito a una gamba ed è stato trasportato all'Ospedale del Mare. Con loro c'era il nipotino della vittima, rimasto illeso. A esplodere i colpi, secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato che ha avviato le indagini sull'accaduto, sarebbe stato il passeggero a bordo dello scooter.

Dopo l'agguato, avvenuto tra via Sorrento e via Ravello, nel Rione Villa è calato il silenzio. Donne che andavano a fare la spesa, anziani che si recavano a messa, mamme e bambini diretti a scuola: c'era tanta gente in strada nelle strade vicine al luogo della sparatoria ma nessuno ha visto o sentito niente, o meglio nessuno vuole parlarne. In particolare c'erano tanti bambini nelle vicinanze. Per fortuna non ci sono state vittime innocenti. In molti, però, specialmente donne del posto, si riuniscono e confabulano tra loro, commentano a voce bassa l'accaduto proprio mentre la polizia srotola il nastro bicolore per delimitare l'area dell'agguato, con il corpo della vittima riverso sul marciapiede e accanto uno zainetto di Spiderman del nipotino rimasto illeso.

Altre donne, residenti proprio nella strada dell'agguato, si affacciano e scrutano la situazione. "Non sappiamo niente", dicono subito alcune residenti. "Stavo in casa a fare i servizi", ribadisce un'altra donna. Sulla dinamica dell'agguato la polizia è al lavoro: al momento pare che nonno, figlio e nipote stessero entrando in auto quando sono stati raggiunti da due persone in sella ad uno scooter di grossa cilindrata che hanno aperto il fuoco. A parlare è solo la preside della scuola "Vittorio da Feltre", Valeria Pirone che chiede alle istituzioni e alle forze dell'ordine di fare di più. "Serve una presenza maggiore di agenti - spiega la dirigente scolastica -  e serve anche l'esercito".

Sull'agguato interviene Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli ai Giovani. "Domattina accompagneremo noi i bambini a scuola - afferma la Clemente - dato che gli uomini delle forze dell'ordine promessi dal ministro Salvini non sono arrivati. In quello zainetto a terra lasciato dal bimbo che era con l'uomo ucciso ho rivisto lo zaino di mio fratello quando morì nostra madre".

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