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Puglia

Disastro treni, processo aggiornato al 2 maggio

11 aprile 2019 | 07.01
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23 le vittime dell'incidente del 12 luglio 2016 sulla tratta tra Andria e Corato

(Afp)
(Afp)

Aggiornato al 2 maggio il processo per l'incidente ferroviario del 12 luglio 2016 quando due treni delle Ferrovie Bari-Nord, gestite in concessione dalla società Ferrotramviaria, si scontrarono sul binario unico nelle campagne tra Andria e Corato, provocando la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51.

Nella prima udienza davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Trani si sono costituite le parti civili, in particolare alcuni familiari delle vittime. Quelle presenti (sette/otto) hanno chiesto nuovamente, come fatto già nel corso dell'udienza preliminare con esito negativo, l'inserimento della Regione Puglia tra i responsabili civili. Su  questo e sull'ammissibilità di altre parti civili il collegio giudicante dovrebbe decidere nella prossima udienza che, come annunciato dalla presidente Giulia Pavese, non si terrà nel tribunale ma nell'aula bunker della casa circondariale di Trani.

In aula, in mattinata, un solo imputato sui 17 complessivi: si tratta di uno dei due capistazione. Lo scorso 19 dicembre il gup del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, ha rinviato a giudizio tutti i 18 imputati (17 persone fisiche e una società) coinvolti a vario titolo nell'inchiesta.

A determinare lo scontro probabilmente fu un errore umano nel sistema del cosiddetto blocco telefonico, cioè la comunicazione telefonica (tramite fonogramma) tra le due stazioni, ritenuto obsoleto e insicuro dalla Procura di Trani. Ma pesarono anche, secondo l'ipotesi accusatoria, una serie di concause e leggerezze organizzative e la mancata applicazione di aggiornati sistemi di sicurezza, in particolare il segnalamento automatico Scmt (Sistema di controllo marcia treno) che consente di sopperire in tempo ad eventuali errori umani o tecnologici.

Il bilancio della tragedia fu aggravato dalla velocità che si raggiungeva in quel tratto e dalla circostanza sfortunata che uno dei due treni al momento dell'impatto era appena uscito da una curva. I due macchinisti si ritrovarono davanti all’improvviso l’altro convoglio e poterono fare ben poco per evitare lo scontro frontale. Ovviamente il raddoppio della linea, atteso da tempo, avrebbe evitato la tragedia. I lavori sono stati aggiudicati a marzo 2017 (la gara era stata avviata pochi mesi prima dell'incidente) e sono cominciati all'inizio dell'anno scorso.

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