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Corona resta in carcere

19 aprile 2019 | 11.33
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"Delirio di onnipotenza". L'ex re dei paparazzi potrebbe tornare in libertà non prima del 2022

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Revoca dell'affidamento terapeutico per Fabrizio Corona che dovrà restare in carcere. Per il Tribunale di Sorveglianza di Milano si tratta dell'unica misura adeguata per l'ex re dei paparazzi. E dietro le sbarre potrebbe restarci fino al 2022. I giudici, che gli hanno annullato il programma di affidamento, hanno di fatto accolto la linea sostenuta dall'avvocato generale Nunzia Gatto, numero due della Procura generale, che nell'udienza di martedì scorso aveva sostenuto che Corona ha "deliri di onnipotenza", partecipa ai programmi televisivi "solo per insultare e fare risse" e all'ex fotografo dei vip "sono state concesse tutte le chance".

La Sorveglianza ha 'bocciato' la richiesta dei difensori Andrea Marini e Antonella Minieri di un nuovo affidamento terapeutico con una serie di restrizioni, tra cui la frequentazione costante di una comunità. Respinta anche la proposta dell'Uepe di modulare, con un inasprimento dei controlli, il programma di affidamento. I giudici - nel provvedimento di nove pagine - riconoscono inadeguato il nuovo progetto terapeutico e ritengono che ci sia stato un peggioramento delle condizioni di Corona dopo la concessione lo scorso novembre dell'affidamento. Il carcere, non incompatibile con un presunto disturbo della personalità, è l'unica soluzione possibile.

"Ma quale rischio suicidio, la gente dovrebbe tacere e non dire sciocchezze" ha detto all'Adnkronos Ivano Chiesa, difensore dell'ex re dei paparazzi. "Non c'è nessun pericolo di questo genere. Fabrizio Corona è abbattuto e angosciato, pensa alla sua famiglia, a suo figlio, al suo lavoro; è la terza volta che si trova in carcere". "Il provvedimento della Sorveglianza ci poteva stare, non gli chiude la porta ma gli lascia uno spiraglio aperto. In un'altra fase può ripartire con un programma in una comunità e quindi si potrà rivalutare la sua condizione", spiega il legale. I giudici della Sorveglianza hanno fatto "un provvedimento studiato, articolato, è assolutamente logico ed equilibrato. Se le regole non vengono rispettate è corretto intervenire, ma loro sanno bene che Corona non è pericoloso", aggiunge l'avvocato Chiesa. 

La revoca di oggi riguarda gli ultimi 5 mesi, a partire dal 26 novembre scorso, quando lo stesso Tribunale di sorveglianza aveva concesso  l'affidamento terapeutico. Cinque mesi quasi che quindi Corona dovrà scontare nuovamente, questa volta dietro le sbarre. A pesare nella decisione del Tribunale della Sorveglianza il suo intervento contro il cantante Riccardo Fogli all'Isola dei Famosi, le dichiarazioni fatte in una puntata di 'Non è l'Arena' sull'affidamento in prova e le affermazioni come "Rifarei tutto, Fabrizio Corona non cambia mai, morirà così" rese a Telelombardia pochi giorni prima di tornare dietro le sbarre.

In tutto Corona deve scontare 6 anni e 7 mesi di carcere, che si ridurranno a circa 3 anni con i benefici penitenziari concessi ai detenuti. Se sarà così, l'ex re dei paparazzi potrebbe tornare in libertà non prima della fine del 2022. Su un altro periodo dell'affidamento, tra il febbraio e il novembre scorso, pende un ricorso della procura generale in Cassazione. Se fosse accolto, il periodo dietro le sbarre per Corona, rientrato a San Vittore lo scorso 25 marzo, potrebbe ulteriormente allungarsi.

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