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David, morto a Capo Verde: "Vogliamo la verità"

07 maggio 2019 | 11.05
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David Solazzo
David Solazzo

di Sibilla Bertollini

I risultati dell'autopsia parlano di morte dovuta a dissanguamento: David Solazzo, il cooperante fiorentino 31enne trovato morto il 1° maggio scorso nella sua casa sull'isola di Fogo (Capo Verde) sarebbe rimasto vittima di un incidente domestico. "Un'ipotesi incomprensibile e da escludere" secondo la famiglia del giovane. La sorella Alessandra, accompagnata da un amico-collega di David (avevano lavorato insieme in Angola), in queste ore è sull'isola perché vuole vederci chiaro. "Tutti gli elementi ci portano ad escludere che David sia morto per un incidente domestico", conferma all'Adnkronos l'avvocato Giovanni Conticelli, legale della famiglia Solazzo.

La versione degli investigatori capoverdiani "sarebbe quella del ferimento per un vetro rotto". Si tratta, di un vetro condominale, accanto alla porta d'ingresso del palazzo, quindi su strada. "David aveva le chiavi di casa - chiarisce l'avvocato -, sono state ritrovate nella toppa della porta al piano superiore. In ogni caso, la rottura di quel vetro non avrebbe permesso l'apertura della porta di ingresso e nemmeno di passare attraverso la fessura dopo la frantumazione". Inoltre, "le tracce ematiche - continua Conticelli - sono state riscontrate nell'androne del condominio, sulle scale condominiali, fin dentro l'appartamento di David: sul divano, nel bagno. Macchie notevoli, tanto da lasciarci perplessi sulla dinamica dei fatti. Perché non ha chiamato nessuno?"

Le ferite che hanno provocato l'emorragia mortale sono tre ("non una, presumibilmente più compatibile con la rottura di un vetro", insiste l'avvocato) ma per ora nessuna conferma su come se le sia procurate. Vetro, lama, oggetti appuntiti? "Per ora non ci è stata data alcuna comunicazione", spiega l'avvocato. Come non ci sono indagati al momento. La Procura della Repubblica di Capo Verde ha comunque riferito di voler approfondire il caso. Ma come? "Quel che ci lascia stupefatti è che l'autorità giudiziaria di Capo Verde ha dissequestrato l'immobile dopo 48 ore dai fatti permettendo dunque l'accesso e quindi non tenendo conto del rischio di contaminazione ambientale della scena criminis", osserva Conticelli.

La sorella di David aspetta il referto scritto dell'autopsia che ancora non c'è, intanto si domanda come sia potuto mai succedere. "Non risulta che avesse contrasti", era sull'isola per seguire un progetto per la ong Cospe. Immagina "un'aggressione estemporanea". Sull'isola ha già incontrato il console italiano e l'ambasciatore dell'Unione europea a Praia. "Ci sono contatti con la Farnesina, l'auspicio è che si concretizzino con l'invio di un funzionario", spiega ancora l'avvocato. "Vogliamo conoscere la verità sulla morte di David".

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