E’ stata confermata in Appello, con il riconoscimento dell’aggravante mafiosa, la condanna per tre appartenenti al clan dei Di Silvio accusati del raid avvenuto al Roxy bar il primo aprile dell’anno scorso in zona Romanina a Roma, ai danni del titolare e di una giovane disabile. In particolare sono state confermate le condanne del primo grado, in rito abbreviato, a 4 anni e 10 mesi di carcere per Alfredo Di Silvio e a 4 anni e 8 mesi per il fratello Vincenzo. Ricalcolando la pena, i giudici di Appello hanno ridotto di un anno la pena per Enrico di Silvio, condannato in primo grado a 3 anni e 2 mesi. I due fratelli erano accusati di lesioni e violenza privata, il nonno di minacce: a tutti era contestata l'aggravante del metodo mafioso. Il giorno dopo il raid al bar Enrico Di Silvio andò dai due aggrediti facendo il nome dei Casamonica per tentare di convincerli a ritirare la denuncia. Per lo stesso fatto lo scorso 25 febbraio è stato condannato in primo grado a 7 anni Antonio Casamonica, che invece aveva scelto di essere processato con rito ordinario.