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Sicilia

Strage Capaci, Orlando diserta aula bunker

23 maggio 2019 | 16.39
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Il dissenso del sindaco di Palermo: "Trasformata in piazza per comizi"

(FOTOGRAMMA)
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Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, prende le distanze dai rappresentanti del Governo e non entra nell'aula bunker, quella che ospitò il primo maxi processo alle organizzazioni mafiose. Un gesto di rottura durante le celebrazioni commemorative della strage di Capaci, di dissenso per le critiche nei confronti dell'operato dei magistrati. Anche il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e il presidente della Commissione regionale Antimafia Claudio Fava hanno disertato l'aula bunker.

"Mi ero augurato che qualsiasi presenza istituzionale a Palermo e all'aula bunker non si trasformasse in occasione per comizi pre-elettorali. Ho appreso che purtroppo non sarà così col previsto intervento di chi solo tre giorni fa ha attaccato i magistrati siciliani" ha commentato Orlando accogliendo proprio all'ingresso dell'aula bunker il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Al porto ha incontrato gli studenti ospiti della Nave della Legalità e Francesca Morvillo, la moglie di Falcone, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

"Il dovere di rispettare la memoria di quell'aula - ha proseguito il sindaco di Palermo - del pool antimafia che vi realizzò il primo maxi processo, del Comune di Palermo che a quel processo per la prima volta si costituì parte civile, soprattutto il dovere del rispetto della memoria di chi si è battuto a costo della vita contro ogni violenza e violazione dei diritti e del diritto, quel dovere mi impone di non essere presente all'aula bunker purtroppo trasformata in piazza per comizi".

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