La procura generale di Milano non ha presentato ricorso in Cassazione. Ma l'ex 're dei paparazzi' rientrato in carcere lo scorso marzo, dopo il no al programma di affidamento, rischia di restarci fino a fine 2022
La procura generale di Milano non ha presentato ricorso in Cassazione e così l’assoluzione di Fabrizio Corona dall’accusa di intestazione fittizia di beni - circa 2,6 milioni di euro trovati in un controsoffitto e in due cassette di sicurezza in Austria - diventa definitiva. Si tratta di un'imputazione caduta in primo grado e in appello, mentre nello stesso processo Corona era stato condannato a 6 mesi nel processo di secondo grado per un illecito fiscale su una cartella esattoriale.
I difensori, gli avvocati Ivano Chiesa e Luca Sirotti, hanno invece depositato il ricorso alla Suprema Corte contro la condanna per il reato fiscale e l’udienza è fissata per il prossimo 9 luglio.
L'ex 're dei paparazzi' rientrato in carcere lo scorso marzo, dopo il no al programma di affidamento, rischia di restarci fino a fine 2022.