Gassani (Ami): "Non sono un gioco". Il caso della coppia sposata durante la trasmissione televisiva 'Matrimonio a prima vista' su Sky
di Enzo Bonaiuto
Sposarsi in tv è come sposarsi in municipio, in chiesa o su una nave: le nozze sono validissime. "Se il matrimonio, sia pure all'interno di un reality tv, si celebra davanti a un ufficiale civile e ai testimoni e viene trascritto, è valido a tutti gli effetti e non si può accampare il cosiddetto vizio del consenso, che riguarda altre ipotesi e altre fattispecie giuridiche: una data e un luogo errati sono sanabili ma non ne inficiano la validità". E' quanto spiega all'AdnKronos l'avvocato Gian Ettore Gassani presidente dell'Ami, l'associazione degli avvocati matrimonialisti italiani, a proposito del caso sollevato da una coppia del reality di Sky 'Matrimonio a prima vista'.
Stefano Soban e Sara Wilma Milano, lui titolare di una gelateria ad Alessandria, lei artista ad Abbiategrasso, si sono visti respingere dal tribunale di Pavia la richiesta di annullamento di matrimonio, che peraltro risulta celebrato in una data e in un luogo diversi da quelli effettivi. "Qui non c'è una violenza psicologica o fisica né una minaccia, ma una scelta consapevole della coppia di contrarre matrimonio, pur con le clausole specifiche previste in questo caso dal reality e dunque a quelle determinate condizioni", ribadisce Gassani.
"Lo Stato non può prestarsi a 'giochetti' televisivi: nel momento in cui viene sottoscritto un matrimonio, il matrimonio è valido ed efficace, non è una goliardata - sottolinea il presidente dell'Ami - per cui la strada da seguire non può essere quella dell'annullamento delle nozze, ma quella di una normale separazione, sia essa consensuale o giudiziale, indipendentemente dall'eventuale vizio formale di luogo e data con il quale sia stato trascritto, che è sempre sanabile ma non ha viziato il consenso al matrimonio".
Per l'avvocato Gassani, "bene ha fatto il tribunale a rigettare l'istanza di annullamento. E' chiaro che qualunque vizio formale potrà essere sanato per non impedire alla coppia di separarsi e di divorziare, perché sarebbe assurdo che questi sposi fossero costretti a vivere insieme nonostante la volontà di separazione. Ma quel matrimonio resterà scritto nella loro 'storia' anagrafica, nel caso seguito da una separazione e da un divorzio, ma non cancellabile. E' anche un monito, che ricorda a tutti che il matrimonio è una cosa seria, ha una sua sacralità civile o religiosa: non si può giocare con il matrimonio".
