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Padova

Pellegrini da tutto il mondo per festa di Sant'Antonio

13 giugno 2019 | 21.35
LETTURA: 4 minuti

La solenne processione per le vie della città

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Qui a Padova non occorre nemmeno dire il nome, basta il titolo: Il Santo!", così mons. Fabio dal Cin, Delegato Pontificio per la Basilica ha aperto la sua Omelia, alla messa per la ricorrenza di Sant'Antonio. Una basilica gremita stamani sin dalla prima messa della sei di stamattina con tutti i posti a sedere occupati. Come sempre un grande abbraccio dai padovani e dai pellegrini di tutto il mondo giunti oggi sino a qui.

Già dalle ore 5.30 i pellegrini erano in attesa di entrare in Basilica. Dalla metà della mattinata si sono iniziate a formare code sul sagrato per accedere al Santuario dalla Porta Nord ed arrivare, secondo il percorso designato, alla Tomba del Santo, sorvegliata di volontari e alla Cappella delle Reliquie. Qui, alle ore 14.30 erano già oltre 3.000 i passaggi segnati dal contapersone. A pieno regime la macchina organizzativa messa in campo dai frati: una ventina di frati nella Penitenzieria, per ascoltare e assolvere i pellegrini dalle 5.45 sino alle 19.30.

Una quindicina le guardie della Basilica in servizio suddivise in vari turni dalle 5.30 sino alle 22.30; circa un centinaio di volontari tra Arciconfraternita di sant’Antonio; Associazione Mario Tommasi onlus del Villaggio Sant’Antonio; Cisom; Croce Rossa; Croce Verde; Gioventù francescana; Milizia dell’Immacolata; Protezione Civile; Rangers; Associazione Domus Familiae padre Daniele; Scout e volontari vari.

Il Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) ha allestito il servizio di assistenza e soccorso dalle ore 6.00 alle ore 21.00 con orario continuato con oltre sessanta volontari e 10 medici coprendo tutto il territorio della Basilica. Quattro le postazioni: oltre al Posto Medico Avanzato (la tenda allestita sul lato nord della Basilica attrezzata con 6 posti branda già dalle 6 del mattino, l’Ambulatorio nel Chiostro del Beato Luca, una postazione nella Cappella delle Reliquie ed una accanto alla Cappella della Madonna Mora. Sul Piazzale un posto di assistenza a copertura della zona esterna della Basilica. Sin dal mattino sono stati circa una ventina gli interventi di soccorso con due ospedalizzazioni.

Come sempre grande attenzione in questa giornata dalla Pubblica Sicurezza: una quarantina circa le unità presenti tra Polizia, Carabinieri a cui si aggiunge il personale del Comando di Polizia Municipale, impegnate in Zona Prato della Valle e in Basilica, nella viabilità, nell’accompagnare la Processione.

La Messa delle ore 17 ha preceduto la solenne Processione delle Reliquie e della Statua di Sant’Antonio per le vie della città di Padova. Una messa anche alle ore 19.00 in attesa del rientro della Processione e l’ultima messa che conclude la giornata alle ore 21.00.

"La separazione è diventata una malattia all’interno delle nostre stesse case – ha detto nell'Omelia Monsignor Cipolla che è anche il suo Messaggio alla Città di Padova –. A questa preoccupazione è legato il messaggio che ho inviato alla nostra Città in occasione della festa di sant’Antonio. L’unità di fede non scoraggia la pluralità e il pluralismo, anzi crea contesti in cui la diversità diventa ricchezza, ricerca di strade nuove, scoperta di sintesi sempre nuove".

Oltre 10 mila le ostie consacrate nella mattinata. In tutto oltre 50 mila consacrate dall’inizio della Tredicina. E oltre circa 2000 le bottigliette di acqua benedetta distribuite dalla Sagrestia della Basilica solo nella giornata di oggi. L'Arciconfraternita di Sant'Antonio ha fatto benedire 8.000 panini che sono stati distribuiti durante la giornata sin dal primo mattino.

Affollatissimi anche i pellegrinaggi delle Diocesi del Veneto: dall’inizio della Tredicina, oltre 11 mila persone hanno accompagnato i pellegrinaggi delle sette diocesi del Veneto e quelli delle varie Associazioni che tradizionalmente vengono in Basilica in questi giorni di festa: ogni celebrazione infatti vedeva il Santuario interamente occupato nei posti a sedere (circa 850) con molte persone in piedi per un totale di circa un migliaio di presenze solo nelle celebrazioni a loro riservate. A questi vanno aggiunti i pellegrini e devoti che prendevano parte a tutte le altre messe nelle varie giornate della Tredicina, ipotizzabili in circa altri 1000/1200 unità al giorno.

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